Recupero crediti appaltato alla Recus
BELLUNO. La truffa potrebbe essere dietro l’angolo, soprattutto quando si parla di “recupero crediti”, tanto da far pensare al peggio anche quando si tratta di verità. Protagonista della storia Massimo Vidori, coordinatore di Indipendenza Veneta Dolomiti ma anche semplice cittadino. Grazie alla sua segnalazione l’Usl 1 di Belluno studierà una strategia per evitare che i cittadini possano cadere vittime di truffe in una fase delicata come quella del recupero crediti.
Tutto nasce da una telefonata che Vidori ha ricevuto da parte della ditta Recus di Treviso. «Il chiamante è stato molto professionale ma mi ha chiesto di confermare la mia data di nascita» racconta, «e ha fatto riferimento ad una fattura da me non pagata di 10 euro relativa al servizio veterinario di quattro anni fa».
La telefonata, si scoprirà successivamente, è relativa al recupero di un credito per il quale la Usl ha già inviato due lettere a Vidori, con posta ordinaria. Una volta fallita questa strada il recupero delle somme dovute è affidato ad una ditta esterna, vincitrice di regolare appalto, la Recus.
Un’informazione verificata dallo stesso Vidori, insospettito dalle circostanze e dalla richiesta telefonica di pagare la prestazione sanitaria, con tanto di estremi bancari della ditta per effettuare il saldo. «Francamente ricordo la prestazione ma non se ho fatto il pagamento» aggiunge, «e ho verificato sul sito dell’Usl trovando solo il riferimento alla gara di appalto del servizio di recupero crediti». Per Vidori è ancora troppo poco: solo una telefonata all’Urp, che conferma le informazioni richieste, convince Vidori che non è vittima di un tentativo di truffa. «Dovrebbe essere gestita meglio la comunicazione preventiva» aggiunge Vidori, «dando l’indicazione del soggetto che svolgerà l’attività e le modalità utilizzate».
Al quesito risponde direttamente il direttore amministrativo della Usl 1, Francesco Favretti, che spiega come il suggerimento sia accoglibile. «Il primo e il secondo sollecito sono mandati dalla Usl» spiega, «se questo non va a buon fine si passa alla Recus. Ma potremmo istituire un contatto diretto con un numero dell’Usl, studieremo delle soluzioni. Il sistema intanto sta funzionando, nei prossimi mesi avremo un quadro di come sta andando il sistema di recupero crediti».
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