Quattro sfere per segnalare i cavi elettrici di Rio Gere

Il Comune aderisce al progetto ideato dal comitato “Falco senza confini” L’obiettivo è mettere definitivamente in sicurezza la zona sotto il Cristallo
Stefano Da Rin Puppel - Perona - Cortina d'Ampezzo - Messa in ricordo dell'equipaggio Falco
Stefano Da Rin Puppel - Perona - Cortina d'Ampezzo - Messa in ricordo dell'equipaggio Falco



Grandi sfere di segnalazione per la prevenzione degli incidenti in volo: saranno evidenziati così i cavi elettrici sotto il monte Cristallo, nel punto in cui dieci anni fa cadde l’elicottero Falco, provocando la morte di tutto l’equipaggio.

L’amministrazione comunale di Cortina e la società Faloria Cristallo hanno aderito al progetto “Insieme per sempre vittime di Rio Gere” ideato dal comitato “Falco senza confini”, presieduto dal dottor Alessandro Forti, dell’unità operativa di elisoccorso di Pieve di Cadore. Il Comune ampezzano, ritenendo che l’iniziativa dia un segnale positivo alla popolazione e ai familiari delle vittime, contribuisce con mille euro alle spese per sistemare le sfere colorate di segnalazione sui cavi della corrente della linea a media tensione che dal passo Tre Croci sale verso il Cristallo per alimentare gli impianti a fune. All’iniziativa ha aderito anche la società Faloria-Cristallo, presieduta da Alberico Zardini, che gestisce gli impianti a fune della zona.

Saranno installate delle sfere colorate. Ben visibili dai piloti di elicottero che così sapranno che nella zona ci sono i cavi. Fu proprio l’urto contro quei fili elettrici a causare il disastro aereo di Falco, l’elicottero del Suem 118. Era il primo pomeriggio del 22 agosto del 2009, quando l’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore, nel corso di una ricognizione su di una frana creatasi a seguito di violente precipitazioni abbattutesi a Rio Gere, si schiantò tra le rocce dopo aver urtato i cavi di una linea. Morirono sul colpo Dario De Felip, 49 anni pilota della ditta Inaer; Fabrizio Spaziani, 46 anni, medico del Suem 118, direttore della Scuola sanitaria del Soccorso Alpino, volontario della stazione Cnsas di Pieve di Cadore; Marco Zago, 42 anni, tecnico di bordo dell’Inaer e tecnico del Soccorso alpino della stazione di Belluno e Stefano Da Forno, 40 anni, tecnico di elisoccorso, direttore della Scuola regionale del Soccorso alpino e tecnico e tecnico della stazione di Feltre. Per la comunità bellunese e veneta fu una tragedia immensa. Quattro vite spese a soccorrere gli altri in montagna spente da un incidente mentre in elicottero, in mezzo al maltempo, stavano sorvolando l’area di una frana sulle pendici del monte Cristallo, sopra Cortina. Fu lutto provinciale a Belluno e furono celebrati i funerali nel Duomo cittadino. Nel 2010 l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni consegnò le medaglie d’oro al merito civile ai familiari dei quattro soccorritori morti mentre svolgevano il loro lavoro.

Dal 2009 ogni anno i familiari, gli amici e i colleghi delle quattro vittime dell’equipaggio I Rems si ritrovano a Rio Gere, il 22 agosto, per celebrare la messa in ricordo dei loro cari. Nei pressi del luogo in cui è caduto l’elicottero è stata creata anche una piccola cappella per consentire ai passanti di pregare per le vittime. Ora saranno issate le sfere affinché una simile tragedia non avvenga più. —

Alessandra Segafreddo



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