Pranza senza pagare e colpisce i carabinieri, arrestato un bellunese

BELLUNO
Pranzo a sbafo e botte a tutti. Colpiti i carabinieri della pattuglia e una dottoressa del 118. Francesco Rapisarda è stato arrestato dal Nucleo radiomobile per resistenza a pubblico ufficiale. Domenica non aveva pagato il conto in un ristorante del centro e ora sarà la giustizia a presentargliene uno, nell’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari e al pubblico ministero Marco Faion. C’era un’ipotesi di direttissima già ieri mattina, ma è stata la stessa magistratura a precisare che il processo sarà fissato più avanti.
Il reato contestato è solo quello di resistenza, perché nessuna delle vittime è andata a farsi refertare in pronto soccorso, tenuto conto del fatto che non c’erano segni evidenti di lesioni, tanto meno aggravate.
Secondo una prima ricostruzione, all’ora di pranzo Rapisarda era in centro e ha scelto di andare a mangiare alla Nicchia, in via Matteotti. Dopo aver consultato il menù alla carta, ha scelto le pietanze favorite e non si è fatto mancare le bevande. Il cameriere è stato, come sempre, molto gentile. Forse non si aspettava la mancia da questo cliente, ma che passasse per la cassa e pagasse il dovuto e magari tornasse quello sì.
Una volta sazio, invece, il 32enne bellunese senza fissa dimora e già segnalato da altri ristoratori, si è alzato e ha cercato di andarsene, senza spendere un euro. I gestori non potevano essere d’accordo e hanno chiamato il 112 dei carabinieri. Erano le 13.30, quando i militari sono arrivati e hanno rintracciato l’uomo in uno stato fisico visibilmente alterato e tale da consigliare l’intervento di un’ambulanza. La dottoressa dell’èquipe medica sarà la prima a essere colpita con un pugno a un braccio.
Un trattamento ancora peggiore sarà riservato ai due militari che interverranno per difenderla e tranquillizzare l’aggressore: calci e pugni fino all’arresto. L’uomo è stato arrestato e portato in caserma. Ha appena passato la seconda notte in camera di sicurezza e stamattina dovrebbe partecipare all’udienza di convalida in tribunale, accompagnato da un avvocato. —
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