Piol e Slongo in pole per la guida del Palio del futuro

I due esperti di eventi sportivi non si tirerebbero indietro «Ma i quartieri devono star fuori o metterci soldi e sponsor»

FELTRE. È aperta la ricerca del nuovo presidente del Palio al posto di Stefano Antonetti. L’anno scorso si era parlato di Ivan Piol, che torna d’attualità insieme a un nome nuovo, quello di Gianpietro Slongo: non in alternativa uno all’altro ma insieme, in una squadra che vedrebbe la collaborazione tra due persone abituate a gestire grandi manifestazioni.

Piol fa di lavoro il manager di eventi e, oltre ad organizzare come presidente del Pedale Feltrino la 24 ore di ciclismo e la Granfondo Sportful, cura diverse altre manifestazioni. Slongo è il presidente del Giro delle Mura e quest’anno era uno dei componenti della commissione straordinaria del Palio.

L’idea di vederli a capo del Palio sta circolando, Piol sembra più possibilista sull’ipotesi di abbracciare una nuova sfida, Slongo meno, ma entrambi concordano sul fatto «a queste condizioni, niente da fare».

È l’assetto attuale dell’associazione a non convincere nessuno dei due. Lo dice chiaramente Ivan Piol, che se venisse contattato di nuovo è comunque disponibile a sedersi al tavolo della discussione: «C’era stato un “pour parler” l’anno scorso, quando avevo esposto le mie idee che non collimavano con quelle dei quartieri, o almeno alcuni», spiega il presidente del Pedale Feltrino. «La situazione del Palio è complessa: se vogliono dare una svolta, devono trovare un manager che sappia gestire gli eventi, che non necessariamente devo essere io. Serve qualcuno con capacità organizzative e gestionali e con la capacità di trovare sponsor».

«Bisognerebbe chiudere l’ente così com’è strutturato e riformulare il tutto con uno o più organizzatori a gestire la cosa, partendo da un contributo fisso annuo di base di un ente pubblico che vada a pareggiare le spese fisse», argomenta Piol. «I quartieri poi devono stare fuori. Non è ipotizzabile che chi fa le regole, dopo gareggi. I quartieri devono fare il Palio, non partecipare alle decisioni di come sarà fatto il Palio». «È tutto da vedere, ma se mi chiamano vado al tavolo ad ascoltare, non mi tiro indietro. Sono disponibile a una chiacchierata. È una manifestazione di Feltre e ci tengo che vada avanti, ma la quadra è molto lontana».

Con Slongo la collaborazione ormai è consolidata e continuativa, ma ci sono tante, forse troppe cose da rivedere. «Dovrebbe cambiare un po’ tutto», conferma il presidente del Giro delle Mura. «Se i quartieri vogliono rimanere dentro l’associazione, devono avere la propria responsabilità legale e penale, la stessa che ha il Comune, e mettendoci soldi e sponsor, altrimenti è troppo comodo. La logica attuale non è corretta», rimarca Gianpietro Slongo. «A queste condizioni non sono della partita».

Siamo solo alle prime voci, se ne discuterà e intanto dal Comune emerge che un impegno diretto organizzativo non è possibile. L’ultimo atto della trentasettesima edizione del Palio sarà l’11 settembre con le premiazioni del concorso fotografico (che ha avuto una cinquantina di iscritti), poi, dice il presidente uscente Stefano Antonetti, «faremo una riunione per tracciare il bilancio definitivo della manifestazione». L’obiettivo è che al massimo entro ottobre l’associazione sia operativa con il nuovo assetto.

Raffaele Scottini

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