Pieve, sta arrivando la fibra ottica

PIEVE DI CADORE. I tecnici dell’impresa Sirti stanno stendendo lungo le strade di Pieve il cavo della fibra ottica che collegherà gli utenti ad internet a banda larga.
Le scorse settimane il lavoro della Sirti ha riguardato il tratto di strada che dal bivio di Nebbiù porta verso la parte alta del paese. Per il momento, hanno spiegato i tecnici che stanno aprendo i pozzetti per inserire nei tubi già predisposti il cavo di color nero del diametro di 12 millimetri, «sarà collegata solo un’azienda, la Galvalux di Nebbiù. Gli altri collegamenti saranno fatti progressivamente, man mano che la Telecom farà i contratti.
Da lunedì i lavori sono ripresi anche nella direzione Tai - Cortina, con il pool di tecnici che continua a stendere centinaia di metri di cavo. «Questa volta», spiegano i tecnici, «stiamo portando la “fibra” fino alla centrale di Borca, che dista da Pieve circa 10 chilometri. Non sappiamo ancora se la stesura del cavo proseguirà fino a Cortina».
Non ci sono però solo i tecnici della Sirti a tirare cavi sulla strada di Alemagna: c’è anche la Site che sta posando un cavo analogo che dovrebbe servire per il ripetitore telefonico di Valle, quello posizionato a nord della scuola elementare.
In questi giorni si fa un gran parlare di investimenti ingenti per dotare del cavo di fibra la provincia di Belluno. Ma un cavo di fibra ottica esiste già a Pieve di Cadore. Il primo cavo di questo tipo, di diametro maggiore di quello che stanno stendendo il tecnici della Sirti, è stato posato tra Pieve e Cortina ancora alla fine degli anni Ottanta e all’inizio del nuovo secolo. Altri cavi sono stati portati fino a Cibiana, a Vigo e Dosoledo. Ma da quanto risulta non sono mai stati cablati alle centrali.
Per quale motivo? Alla domanda risponde Bruno Comis della Comelux di Dosoledo, l’imprenditore che da anni sta portando avanti una battaglia per avere internet veloce anche in Comelico: «La Telecom purtroppo non ha ancora fatto nulla e pertanto la stesura della fibra ottica, fatta con lungimiranza e buona volontà dalla Regione, non ha ancora portato i benefici sperati e la velocità di internet è rimasta molto bassa. Telecom ha giocato con la sovrapposizione e la moltiplicazione delle competenze per ritardare e non fare quanto per cui si è impegnata. Il problema è stato essenzialmente economico e oggi sembra sia risolto. Probabilmente l’iniezione di denaro operato dal Governo ha convinto la Telecom a dare il via alla banda larga anche nelle zone disagiate». (v.d.)
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