Pericolo di crollo: giostrai sgomberati

PONTE NELLE ALPI. Ordinanza urgente di sgombero. «Ma noi da qui non ce ne andiamo». Da una parte la firma del sindaco Roger De Menech e dall’altra le famiglie di giostrai De Podestà e Agnoletto, che da anni occupavano l’area di via Papa Luciani, accanto alla stazione ferroviaria di Paiane e soprattutto a uno stabile al numero 3, che è a rischio di crollo ed è stato recintato di arancione. In mezzo, i vigili urbani e i carabinieri di Ponte nelle Alpi, che dopo tre ore e mezza di trattative e discussioni hanno reso esecutivo il provvedimento. Il carro attrezzi della ditta Tormen ci ha messo il tempo che ci vuole, per arrivare dal Cadore, ma verso le 15 è riuscito a trainare fuori una roulotte, parcheggiandola davanti alla stazioncina. Il camper Ducato abitato da Roberta De Podestà era già stato sistemato da quelle parti, dopo che non era mancato un tentativo di resistenza: la strada sbarrata con una Ford Focus. C’è stato qualche momento di tensione e spesso il volume delle voci si è alzato, ma dopo la rimozione la discussione è stata rinviata a stamattina: alle 10, De Podestà è attesa al municipio di Cadola, per un colloquio con il vicesindaco Paolo Vendramini, in mancanza di De Menech, che è a Montecitorio a eleggere il nuovo presidente della Repubblica.
La giornata era cominciata presto, con il ritorno da Auronzo delle due famiglie, che si occupano di spettacoli viaggianti, con il volo loco (le care, vecchie catene) e un paio di altre attrazioni. Il giorno prima avevano ricevuto questa ordinanza con effetto immediato: «Siamo qui da tredici anni e non abbiamo alcuna intenzione di andarcene», tuona Roberta De Podestà, «il Comune ci dice che questa casa è pericolante, ma allora cosa dire delle polveri di amianto, che dobbiamo respirare, a causa di questo magazzino comunale? Abbiamo il sospetto che il crollo sia tutto un pretesto, per mandarci via da qui, sulla base di un’interrogazione firmata dal membro della minoranza del consiglio comunale Idalgo De Pra, che a suo tempo ha parlato di degrato e pericolo: vi sembra degrado il nostro? Abbiamo quattro bambini piccoli e stiamo facendo tutto il possibile, affinché crescano sani. Piuttosto, andate a vedere in che condizioni è la stazione ferroviaria: è diventata una discarica abusiva e, per verificarlo, basta guardare dentro. Quella sì che è una situazione preoccupante, non la nostra».
I bambini hanno continuato a giocare spensierati. Preoccupati gli adulti. In particolare, Enrico Agnoletto, che a metà marzo era stato arrestato per tentato furto aggravato a Cimolais, mentre stava lavorando su una slolt machine. Processato per direttissima, ha patteggiato sei mesi di reclusione e 300 euro di multa, pena sospesa e libertà: «Ho fatto un errore e ne sono consapevole, ma l’ho fatto perché ne avevo bisogno. Era un periodo difficile e non vorrei dover pagare il mio conto con questo improvviso sgombero. Mi dite dove andiamo? E mi spiegate perché il Comune non ha provveduto a indicarci una soluzione alternativa?».
Quella provvisoria, almeno per un mese è il parcheggio della stazione. Appena sotto l’area occupata fino a ieri mattina.
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