Patto tra Arsiè e Cavargna paesi amici dei casari

Amici dei casari e dei formaggi. Sabato pomeriggio le due comunità di Arsiè e Cavargna (in provincia di Como) si sono unite in un patto di amicizia siglato nel “casel” di Fastro, dove è stato...

Amici dei casari e dei formaggi. Sabato pomeriggio le due comunità di Arsiè e Cavargna (in provincia di Como) si sono unite in un patto di amicizia siglato nel “casel” di Fastro, dove è stato ospitato il primo consiglio comunale itinerante nella storia politica del paese. Il patto è solo l'ultima delle tappe di un percorso fatto di condivisioni di intenti, valorizzazione della storia locale e rievocazione degli antichi mestieri. Nel comune comasco si trova un oratorio intitolato a san Lucio, il protettore dei casari. Ecco perché il patto di amicizia con Cavargna. E proprio a Mellame, nell'altro casel ristrutturato e riattivato, sette ragazzi dell'istituto agrario di Vellai hanno portato avanti un percorso di formazione durato oltre un anno, e coronato sabato con la consegna dei diplomi. La cerimonia si è svolta di fronte a una folta platea di autorità, con l’amministrazione comunale del paese in prima fila al fianco di amministratori di realtà vicine, fra gli altri il sindaco di Seren del Grappa Loris Scopel, il presidente della Coldiretti Silvano Dal Paos, una rappresentanza della confraternita del formaggio Piave, il preside dell'Agrario “Della Lucia” Ezio Busetto, il presidente del Gal Piero Gaio. A rappresentare Cavargna un gruppo di cittadini, accompagnati dal sindaco Gavino Fiori, firmatario del patto. Ma in prima linea c'era anche lui, Faustino Mores, presidente dell'associazione Amici del casel de Melam e promotore instancabile del progetto. A lui è andata la riconoscenza di molti, a cominciare dai sette studenti che grazie a lui otterranno nel giro di qualche mese un posto di lavoro nel contesto lattiero-caseario. Quattro di loro stanno per diplomarsi e saranno pronti a entrare nel mondo del lavoro, gli altri tre potranno contare su un impiego estivo. Erano presenti anche Alessandro Faoro, giovane casaro impiegato nel caseificio Monte Grappa di Crespano che ha trasmesso ai sette apprendisti i suoi saperi, ed Evelyn Mores, figlia di Fausto e mediatrice studente di scienze dell'educazione all'università di Padova, dove a metà maggio l'associazione arsedese ha potuto presentare il suo progetto. «Avete tracciato una strada, vi aiuteremo per quel che potremo», ha affermato Gianpaolo Sasso, presidente della Strada dei formaggi e dei sapori delle Dolomiti. «La partecipazione che viene dalle antiche tradizioni è il massimo», ha aggiunto Dal Paos. La giornata, coronata dalla stretta di mano tra i due sindaci e dallo scambio di alcuni omaggi, è terminata all'esterno della struttura con un buffet conviviale per tutti. (f.v.)

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