Parco della Rimembranza gli alpini si occuperanno del patrimonio arboreo

FELTRE
Qualcosa si muove attorno al parco della Rimembranza, che aspetta l’intervento di riqualificazione dopo i danni subiti dalla tempesta Vaia. L’Ana si occuperà del recupero del patrimonio arboreo. La decisione è stata presa in seguito all’ultimo incontro avuto dal presidente della sezione degli alpini di Feltre Stefano Mariech con l’assessore all’ambiente Valter Bonan e la responsabile del settore Gestione del territorio del municipio Enrica De Paulis. Nel frattempo la sede Ana di Milano ha confermato il contributo di 30 mila euro per sostenere l’iniziativa della sezione di Feltre, che aggiunge altri 14 mila euro per ripristinare il doppio filare di alberi che esisteva in origine.
Quanto alle specie di piante da utilizzare, sono codificate dalla legge istitutiva dei parchi della rimembranza. In questo momento ci si sta orientando verso la varietà rossa dell’ippocastano. «Con i soldi nostri e quelli di Milano, e con l’attività del volontariato, ci occuperemo della parte relativa agli alberi, che storicamente è un po’ l’essenza stessa del parco della Rimembranza, perché una volta come idea di base ogni pianta rappresentava un caduto», spiega il presidente dell’Ana Feltre Stefano Mariech. «Aspettiamo che vadano avanti le procedure del Comune».
L’accordo tra le parti è stato definito e per procedere si aspetta il via libera della Soprintendenza, in quanto una normativa degli anni Venti del secolo scorso poneva dei vincoli nel caso di parchi e viali dedicati al ricordo dei caduti in guerra. Intanto, il parco si presenta con un aspetto curato e in ordine, grazie al lavoro di manutenzione del personale incaricato dal Comune. «Noi abbiamo ancora circa 14 mila euro, perché una quota era stata utilizzata a suo tempo per la rimozione delle ceppaie, mentre 30 mila euro li mette la sede nazionale, all’interno di un progetto che è molto impegnativo da parte del Comune», ricorda Mariech.
Si parla infatti di una rinaturalizzazione e ridefinizione di tutta l’area, della sistemazione di percorsi e pavimentazione, dell’illuminazione, dell’arredo e della recinzione perimetrale. «Rispettando la normativa sui parchi della rimembranza, si mantiene la sua originalità», sottolinea il presidente dell’Ana Feltre.«Il Comune vuole che il nostro rimanga nel censimento nazionale e nel centenario del Milite ignoto questo è importante». —
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