Palasport di Ricolt il Comune si muove per trovare fondi

Sedico, l’amministrazione punta sul risparmio energetico grazie ai consigli dell’allenatore brasiliano Zé Roberto
Di Gigi Sosso
Il palazzetto dello sport di Sedico, luogo del ritrovo di Pedalasedico
Il palazzetto dello sport di Sedico, luogo del ritrovo di Pedalasedico

SEDICO. I consigli di Zé Roberto. Il ritiro della Nazionale brasiliana di pallavolo femminile non è stato soltanto una vetrina internazionale per Sedico e il suo palasport. Non solo le immagini di Rede Globo rimbalzata dall’altra parte dell’Atlantico, dove si pranza a pane, calcio e volley, ma anche un’occasione per ascoltare il pensiero di uno dei pochi allenatori capaci di vincere le Olimpiadi, sia con gli uomini che con le donne. Sembrano ancora più lontani quei due anni passati a Belluno con la maglia della Marcolin Sai di A1, adesso Josè Roberto Guimaraes Lages può parlare di palazzetti dello sport. Con tutti quelli che ha visto in vita sua.

L’assessore sportivo Ubaldo De Toffol ha preso appunti sui suggerimenti, soprattutto quelli sul risparmio energetico: «Noi abbiamo un progetto, che segue questa logica, ma per metterlo in pratica bisogna trovare i fondi necessari. I soldi utili, insomma, in un momento in cui è difficile trovarne nelle casse di tutte le amministrazioni comunali. È chiaro che bisogna presentarsi con le idee chiare e un programma credibile, oltre che realizzabile. Quella di via Ricolt è una struttura, che nasce già un po’ vecchia e ha dei costi notevoli, anche solo per essere riscaldata. Il fatto che sia anche una delle più frequentate e utilizzate nel nostro comune provoca dei costi ancora maggiori. Una soluzione bisogna trovarla e ci siamo sentiti anche con Roberto, puntando proprio sulla sua lunga esperienza».

Lo stabilimento della Luxottica è a poche centinaia di metri dall’impianto. Impossibile prendere contatti con i vertici della multinazionale dell’occhiale, magari per una sponsorizzazione? «Forse siamo troppo piccoli per quest’azienda», allarga le braccia De Toffol, «però nessuno ci vieta di sentire cosa ne pensano. Possiamo pensare anche ad agevolazioni per i loro dipendenti, perché no? Ad ogni modo, è qualcosa che non abbiamo ancora fatto: vedremo se potrà nascere qualcosa di promettente, sia per noi che per loro».

Sarebbe bello poter rivedere queste fortissime ragazzone in paese. Possibile: «Se dovessero riuscire a vincere i Mondiali, diventeremmo il loro portafortuna, dal momento che finora non è mai successo. Per il momento, dobbiamo ringraziare di cuore Walter De Barba, che è stato il regista sportivo dell’operazione, grazie alla sua conoscenza personale di Zé Roberto, fin da quando giocavano insieme. Siamo stati felici di poter ospitare questo gruppo di ragazze e i loro allenatori. Non dovesse vincerli l’Italia, ci piacerebbe davvero sentire suonare l’inno brasiliano, in maniera da poter ripetere un’esperienza, che è stata davvero molto positiva. Roberto ha vinto tutto, ma è rimasto il ragazzo di allora. Innamorato di Belluno, anche se ora ha qualche rotatoria in più, rispetto ai suoi tempi».

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