Ospitalità diffusa a Lentiai il progetto prende forma

LENTIAI. Quindici posti letto, due strutture ricettive e tre persone che dovrebbero aprire partita Iva.
Sono questi i numeri minimi per far partire l’ospitalità diffusa a Lentiai, indicati dall’esperto di turismo Andrea Zinato nell’incontro al centro Tres a cui hanno partecipato anche il project manager turistico Giuliano Vantaggi e il vice sindaco Paolo Dal Magro.
Il progetto, in sintesi, prevede di avviare attraverso dei fondi ex Odi del valore di circa 50mila euro la realizzazione di un sistema che possa contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico. In particolar modo, in assenza di strutture ricettive all’interno del comune, verrebbero riqualificate delle strutture già esistenti concesse dai privati e poi utilizzate come luogo di pernottamento da parte dei turisti per un periodo di tempo limitato.
Le stanze concesse dai privati dovrebbero però essere sistemate e messe a norma dai privati stessi a proprie spese, contando sul beneficio della normale detrazione fiscale, fino al 50% della spesa, ma non su un contributo economico diretto. La tariffa per il pernottamento verrà poi decisa tra i privati e i responsabili del progetto, coordinato dall’Unione montana feltrina.
I 50mila euro dai fondi ex Odi non verrebbero dunque usati come contributo ai cittadini ma servirebbero per realizzare il progetto nel suo insieme: insieme all’ospitalità diffusa verrebbero creati infatti anche dei percorsi che permetterebbero al turista di visitare Lentiai e i luoghi limitrofi, acquistando magari nel contempo prodotti tipici ma non solo.
Sono stati questi i principali temi discussi durante l’incontro, che ha visto il pubblico rivolgere molte domande agli esperti, relative dunque alle spese e alla parte burocratica dell’ospitalità diffusa.
Zinato ha quindi spiegato le tappe operative del progetto, di cui vanno gettate le basi visto che i fondi devono essere ancora materialmente a disposizione. Prima di tutto andranno raccolte le adesioni per stabilire il numero di partecipanti; in secondo luogo in base alle disponibilità raccolte verrebbe creata un’associazione i cui membri andrebbero a gestire le strutture ricettive, con la necessità di aprire la partita Iva.
All’interno del gruppo, che dovrà decidere se stipulare un’assicurazione cumulativa o singola per tutelarsi da eventuali danni arrecati alla propria struttura ricettiva, andrà poi scelto un capofila al quale verranno date le indicazioni necessarie da Zinato e Vantaggi, che faranno da referenti.
L’obbiettivo finale è quello di permettere al turista che arriva a Lentiai di poter scegliere tra le stanze messe a disposizione.
Vantaggi si è invece concentrato su quattro punti che, insieme all’ospitalità diffusa, permetterebbero un incremento turistico nel territorio, come già accaduto in altre parti della Provincia: Dolomiti, Grande Guerra, pista ciclabile e gastronomia.
«Il fine – ha spiegato Vantaggi – è quello di investire per creare una rete stabile per l’affluenza del turismo nella zona».
Dante Damin
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