«Ora ci sarà spazio per tutti»
Rota: «Finalmente le nostre proteste sono state accolte»

Aurelio Rota
BELLUNO.
C'è anche chi saluta con entusiasmo questo bando di gara: «Finalmente si potrà lasciare spazio a tutti». A parlare a nome suo e dell'associazione Anaxus, è Aurelio Rota: «Siamo contenti perchè finalmente si riapre un capitolo che fino ad oggi è stato chiuso da una pietra tombale che ha impedito l'apertura verso altri soggetti». Rota passa poi a spiegare meglio la propria posizione, annunciando che «ci sarà il tempo e il luogo in cui replicheremo anche alle accuse mosseci dal Tib nella loro conferenza stampa di sabato scorso». «Alla gara per la gestione della Fondazione e del teatro», sottolinea Rota, «noi parteciperemo, altrimenti avremmo fatto valere per niente le nostre ragioni per tutto questo tempo. Il nostro augurio è che la gara sia libera, leale e corretta, secondo le intenzioni che sono uscite dal Consiglio di indirizzo della Fondazione». «Da parte nostra», fa notare Rota, «abbiamo sempre voluto tenere un profilo basso, non siamo intervenuti nelle polemiche, ma credo che avremo modo di ribattere a ognuna di queste a tempo debito. Quello che noi rivendicavamo da anni è che i giochi possano essere aperti a tutti i soggetti che fanno cultura nel nostro territorio, soggetti che operano da decenni. Se qualcuno tra questi non ce l'ha fatta ad andare avanti, la colpa è anche di questa mancanza di apertura che abbiamo trovato», dice riferendosi alla propria di attività che negli anni è scomparsa. Per Aurelio Rota le dichiarazioni del Tib sulla sua presunta apertura a tutti «non sono propriamente attinenti alla realtà, perchè un conto è essere clienti del teatro, dovendo pagare tutto, un altro è essere pagati profumatamente per lasciarlo agli altri». Sulle insinuazioni non tanto velate con cui sempre la cooperativa di Mangheras e Nicosia vede la possibilità di far entrare nei giochi la Fondazione di Verona, precisa: «Fa piacere sapere che il Tib sapesse chi avrebbe partecipato, prima ancora che si fosse certi della presenza di un bando. Credo che le loro affermazioni siano fuori luogo. Comunque ritengo che l'apertura a un soggetto esterno non faccia altro che implementare il pluralismo culturale nella nostra provincia». (p.d.a.)
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