«Occhio a truffe e frodi informatiche»

Il questore ha incontrato i soci Lions: sono le nuove forme di delinquenza, assieme ai furti nei negozi

BELLUNO. Anche se la situazione della sicurezza bellunese è buona, «non bisogna abbassare la guardia», in quanto stanno emergendo nuove forme di delinquenza.

È il monito che il questore di Belluno Attilio Ingrassia ha lanciato nel suo incontro con il Lions Club Belluno Host.

Ingrassia, sollecitato dalle domande dei presenti, ha fornito alcune indicazioni sulla nostra provincia. In base agli indicatori nazionali dell’anno 2012, che monitorano l’andamento sociale ed economico, la provincia di Belluno è stata al settimo posto per la qualità della vita e al secondo per la sicurezza.

Secondo il questore si tratta di risultati molto positivi, da attribuirsi al senso di civiltà e culturale della popolazione, ma anche all’apporto costante di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.

«Il nostro impegno», ha detto Ingrassia, «è costante nei 365 giorni dell’anno sia nelle più note forme di presenza, sia con un ulteriore impegno nella logica del “poliziotto di quartiere” che è più vicino alla gente e ai suoi problemi».

«Quest’attività ci permette di intervenire in tempi molto brevi allorquando se ne rendesse necessario e ci permette anche di intercettare situazioni particolari che segnaliamo ai Comuni o agli organi interessati», ha aggiunto il questore. «Ciò sta dando buoni risultati in quanto il nostro lavoro è certamente più efficace in quanto siamo maggiormente a contatto con la popolazione e ciò permette una maggiore sicurezza partecipata».

Questo non significa però che l’attenzione da parte dei cittadini non debba esserci. Infatti le nuove forme di delinquenza, ha spiegato Ingrassia, «si manifestano sotto forma di truffe e frodi informatiche, con sottrazione di identità. Ma anche con il crescente uso di stupefacenti e l’aumento dei furti negli esercizi commerciali, che denotano un crescente stato di disagio sociale». (m.r.)

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