“Obiettivo sci”, la onlus di Zanardi aiuterà gli atleti in ottica olimpica

Il progetto nasce in considerazione degli altissimi costi della disciplina

specie per i paralimpici che hanno bisogno di attrezzatura particolare

Gianluca De Rosa
Pierino Dainese
Pierino Dainese

Dopo “Obiettivo 3”, dal progetto paralimpico ideato da Alex Zanardi nel 2017 nasce una costola dedicata agli sport invernali: “Obiettivo sci”. Avrà il compito di formare gli atleti paralimpici del domani, con un occhio a Milano-Cortina 2026. Una iniziativa fortemente voluta dallo stesso Alex Zanardi, affidata al suo “braccio destro” Pierino Dainese con il supporto della moglie di Alex, Daniela Manni, e della cognata Barbara.

«Oggi è sempre più difficile fare sport in montagna, in primis per via dei costi proibitivi, figuriamoci se parliamo di attività paralimpica», dice il padovano Pierino Dainese, «è così che abbiamo deciso di lanciare un progetto parallelo, pensato tutto per avvicinare e formare gli atleti paralimpici di domani negli sport invernali».

“Obiettivo3” è un progetto ideato nel 2017 da Alex Zanardi che mira a reclutare, avviare e sostenere persone disabili all’attività sportiva. Agli atleti viene affidata l’attrezzatura in comodato d’uso gratuito oltre alla guida competente di tecnici e dirigenti. Nei suoi primi anni di attività, “Obiettivo3” ha reclutato più di cento atleti, forte del sostegno di una serie di partner commerciali di prim’ordine di tutta Italia.

«Tutto è nato da un’idea che Alex Zanardi ha avuto la sera prima dell’inizio delle paralimpidi di Rio de Janeiro 2016. Ripensando alla sua storia, ha compreso in quel momento di come la vita, pur avendolo messo a dura prova, gli ha offerto una opportunità che altri non avevano», ha raccontato Dainese, «molto spesso ci si ritrova affetti da disabilità in circostanze quasi banali. Lo sport allora rappresenta la migliore forma di rivalsa oltre al modo migliore per rimettersi in gioco, con voglia e testa» .

Così è nato “Obiettivo 3”, con l’aspirazione neanche tanto velata di costruire gli atleti paralimpici del domani. Lo ha fatto davvero, sostenendo i loro costi. Una handbike costa decine di migliaia di euro, più facile allora concentrarsi su nuoto o tennis tavolo se una famiglia già alle prese con una disabilità in casa non può permettersi certe disponibilità economiche. In vista delle paralimpiadi di Milano-Cortina, il ragionamento è stato lo stesso. Fare attività sulla neve oggi è quasi proibitivo, assai più per un paralimpico. I costi di un monosci possono essere paragonati a quelli di una handbike, poi ci sono skipass, soggiorni e trasferte. “Obiettivo sci” vuole essere vicino agli atleti paralimpici di domani, permettendo loro di vivere l’esperienza paralimpica come successo a Zanardi nel 2016». 

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