Nuove case di Cà de Nani Proprietari dei terreni esasperati: «Ci usurpano»
Si stanno costruendo 20 nuovi appartamenti ma i residenti lamentano violazioni e chiedono tutela

CORTINA.
L'esasperazione regna sovrana a Pecol tra i proprietari dei terreni vicini al nuovo complesso di case di Cà de Nani. L'ex kinderhaim che tramite un programma integrato, varato dall'ex amministrazione, viene trasformato in appartamenti, una ventina circa. I residenti proprietari dei terreni adiacenti alla strada d'accesso che porta a Cà de Nani non ne possono letteralmente più. Il clima nei pressi del cantiere è rovente, proviamo a salire verso le case, ma ci viene impedito di calpestare la strada privata così saliamo sui parti di proprietà di ampezzani. Franco Gaspari Baldo, proprietario di un terreno adiacente la prima strada di accesso a Cà de Nani prende coraggio e rilascia alcune dichiarazioni. Gli altri cittadini hanno paura a parlare, ma la situazione è molto chiara: tutti si vedono violate le loro proprietà e chiedono a gran voce di essere tutelati dall'amministrazione comunale. «Il mio terreno», spiega Gaspari Baldo, «confina con il ruscello. Dall'altra sponda passa la strada della Cà de Nani. Mi sono stati tolti alcuni metri di proprietà senza chiedere. Io credo sia violazione di proprietà. Hanno fatto una scogliera, sempre senza chiedere, che con il continuo passare dei camion sta invadendo di giorno in giorno il mio terreno perché cede dal peso. Ho dovuto chiamare dei tecnici e già sei mesi fa ho scritto tramite anche un legale all'Ufficio Lavori Pubblici del Comune, ma nessuno si è fatto vivo. Ho invitato la dirigente, Emilia Tosi, a venire sul posto, ma ancora niente. L'unica persona», sottolinea Gaspari Baldo, «che si è dimostrata ragionevole e che è venuta a vedere la situazione è stato l'assessore ai Lavori Pubblici Luca Alfonsi. Ora confidiamo che faccia qualcosa, che tuteli le proprietà private dei residenti. Io altrimenti mi rivolgerò alla Forestale e farò un esposto. Ormai qui i cittadini devono tutelarsi tramite avvocato, spendendo soldi e perdendo tempo altrimenti i loro terreni vengono "mangiati" da altri». I residenti di Pecol in sostanza alla Ca de Nani Srl non chiedono nulla, ma vogliono che i loro terreni non siano violati. Non è solo il terreno di Gaspari Baldo ad essere stato interessato, ma anche salendo verso le case si vedono picchetti di confine dai quali la ghiaia strasborda, sotto il ruscello il tombino è quasi al limite, e molti sono i disagi. Anche solo 5 cm di allargamento per realizzare la strada su una via lunga metri significa togliere ai proprietari metri di terreni, senza motivo per i proprietari, dato che dal versante opposto il ruscello la Cà de Nani srl ha acquistato una parte di terreno e si potrebbe allargare su di esso. Martedì mattina c'è stato un sopralluogo con Alfonsi, i cittadini e il tecnico comunale Roland Garramone. «Io mi sono recato sul posto e ho ascoltato i cittadini», spiega Alfonsi, «a loro ho detto che parto sicuramente dalla loro buona fede. Vedo che si sentono poco ascoltati. Ora mi sono impegnato a cercare un punto di incontro. Gli uffici valuteranno. Se qualcosa è stato fatto senza tener conto degli accordi verrà sistemato. Chiedo di avere un po' di pazienza e risolveremo tutto».
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