Nuova vita per la Casa di soggiorno alpino
LAGGIO DI VIGO. «Oggi, in Europa, ci sono tra i 40 e i 50 milioni di disabili, su 500 milioni di abitanti; nel Veneto oggi ce ne sono 120 mila, nel 2030 ce ne saranno oltre un milione su 5 milioni di abitanti. Per questo è importante la giornata odierna, nella quale diamo inizio ad un grande cambiamento nell’assistenza a queste persone, con la partenza di un progetto che segnerà il passaggio dall’attuale “stato sociale” al “sociale di comunità». Lo ha affermato l’assessore veneto al Sociale, Remo Sernagiotto, intervenendo all’incontro di presentazione del progetto della Casa per ferie “Soggiorno Alpino” di Laggio, a Vigo. L’assessore ha parlato al cospetto di una sala affollatissima, alla presenza di amministratori, operatori sociali e cittadini arrivati da tutto il Cadore e dei responsabili dell’ Assocazione Famiglie Rurali, ad iniziare dal presidente Alessandro Toffoli, dal segretario Romano Volpato, dai membri del consiglio direttivo.
Era presente anche Lando Moreno, presidente della Cooperativa sociale Athena di Mestre, che gestirà la struttura.
«Lo stato sociale attuale è destinato a fallire in tutta Europa», ha ripreso Sernagiotto, «perchè i suoi costi stanno diventando insostenibili. La struttura “sociale di comunità” sarà invece il futuro: tutti ricordano le famiglie venete “lunghe“, nelle quali non c’era il problema del mantenimento di un disabile o di un anziano, anche se non autosufficente. La terra veneta in questo è favorita perché la sua tradizione sociale arriva da tale esperienza. Nasce da questa considerazione l’dea di trasformare le strutture con problemi e poco utilizzate, come Laggio, o addirittura inutilizzate, come Recoaro Terme, in centri sociali di comunità, dove non solo ci sia la possibilità di vivere bene, ma che diventino anche dei fattori di sviluppo economico per l’intero territorio dove sono situati. Laggio», ha proseguito l’assessore, «è un luogo bellissimo e particolarmente adatto a questo scopo. Quì, avendo trovato anche la collaborazione sia dell’Associazione Famiglie Rurali e sia delle amministrazioni pubbliche, a iniziare dal sindaco, abbiamo ideato questo “Soggiorno Alpino” che, utilizzando la struttura esistente come base, sarà un modello che sarà invidiato in tutto il mondo, perché sarà strutturato come un albergo a 5 stelle. Sono sicuro che sarà una grande opportunità anche per l’intero territorio cadorino».
Aprendo la presentazione, il presidente dell’Associazione Famiglie Rurali, Alessandro Toffoli, con poche parole aveva spiegato i motivi di questa disponibilità ad ospitare una struttura così impegnativa.
«Siamo un’associazione», ha affermato, «che, nonostante stia attraversando tempi difficili, cerca di dare risposte concrete ai problemi che spesso angustiano le comunità. Il progetto della Regione Veneto che coinvolge la nostra casa di Laggio ha delle caratteristiche sorprendenti ed inaspettate, sia per la nuova proposta di utilizzo, sia per gli obiettivi che intende raggiungere: creare una struttura ideale per le vacanze dei disabili, offrire nuovi posti di lavoro, specie ai residenti, sviluppare l’indotto e favorire una rete di conoscenze per portare questo messaggio a tutte le associazioni interessate. Ovvero gli obiettivi che da sempre l’AFR persegue».
E’ quindi seguita la presentazione dei primi elaborati da parte dei tecnici: ci saranno 75 camere con 150 posti letto; una sala convegni da 400 posti; strutture di accoglienza e riabilitazione ed oltre 1000 metri quadrati di area benessere, con due piscine ed altre strutture. Il tutto inserito in un edificio di 20.385 metri cubi, su una superficie di 5.491 metri quadrati. Il primo investimento è di circa 10 milioni di euro, e i primi lavori partiranno già entro l’anno.
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