Nozze truffa per il permesso di soggiorno

FELTRE. Nozze farsa con un pensionato. Tutto per ottenere la cittadinanza italiana. Un feltrino poteva aver visto la promessa sposa al massimo in internet o in qualche videochiamata, ma non l’aveva mai nemmeno sfiorata. Ma all’inizio pensava che fosse amore e non una questione burocratica. Quando si è accorto del raggiro, dopo averla portata in Italia, il 64enne di origine tunisina ha denunciato per truffa la sposina di 38 anni e i suoi fratelli più attempati, che vivono tra Crespano del Grappa e Feltre. Si è affidato all’avvocato Tiziani e ci sarà un procedimento penale a carico di Amal, Aberrahim e Najat Dalaoui (l’unica donna).
La vicenda era partita dalla futura imputata, che aveva proposto alla parte offesa (divorziato, con tre figli e da solo da alcuni anni) di sposare una sorella, che cercava un bravo marito, per il quale si sarebbe trasferita a Feltre. Amal Dalaoui si sarebbe concessa solo dopo il matrimonio, in realtà riuscirà a sottrarsi anche nella prima notte di nozze, facendo intervenire uno dei fratelli. Eppure anche nel mondo musulmano i due sposi trascorrono quella notte insieme.
Quello che le interessava, in realtà, era il permesso di soggiorno, non era una storia d’amore, tanto è vero che lei andrà via da Feltre e il marito non la vedrà più. Un fratello lo tratterà anche male, invitandolo a dimenticarla. (g.s.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi