Non solo zecche e zanzare ci sono anche i millepiedi

L’Usl aggiorna la lista degli insetti potenzialmente pericolosi nel Feltrino A Fonzaso un’invasione di scolopendre: «Ma liberarsene non è difficile»
Di Laura Milano

FELTRE. Non c'è giorno, o quasi, che al pronto soccorso non si presenti qualcuno con una zecca conficcata e una buona dose di fifa addosso o chi, più temerario, mette in atto il fai da te, ma si precipita in ospedale appena si accorge con orrore che il rostro dell'insetto rimane sottopelle. Quello che non si è ancora visto, almeno nell'anno in corso, sono le manifestazioni patologiche della zecca infetta. Né un eritema migrante né tantomeno problemi articolari o neurologici correlati al morso. Due i fattori, l'uno legato alla conoscenza e alla perizia individuale, l'altro al caso: di zecche ce ne sono, e tante. Ma quelle della specie più insidiosa non sono dappertutto. Questo non toglie che il dipartimento di prevenzione dell’Usl continui a tenere desta l'attenzione. Così l'altro giorno, in una sala Piccolotto che straripava e la gente, fra gli addetti ai lavori e privati cittadini, in piedi per ascoltare la conferenza del responsabile dell'ufficio igiene Mauro Soppelsa e il collega Delai, si è parlato della diffusione delle zecche nel nostro territorio come «problema emergente». Le precauzioni sono d'obbligo e ormai conosciute da tutti grazie agli opuscoli che si trovano in ogni ambulatorio medico. Stesse regole di buon senso valgono per le zanzare e per quelle specie di importazione che provocano gravi manifestazioni neurologiche, la più nota è la West Nile, di cui l'ospedale ha avuto conoscenza due anni fa con un caso.

Diverso dal punto di vista delle ricadute sulla salute pubblica, ma da non sottovalutare, è l'invasione di millepiedi della specie “scolopendra” che si trovano fuori ma anche dentro le case dei feltrini specie dopo una pioggia intensa. E anche di questa invesione si è parlato con gli esperti del dipartimento di prevenzione davanti alla platea gremita. E già i sindaci come quello di Fonzaso, facendosi interpreti delle preoccupazioni della gente, ha segnalato la presenza molesta di questi antropodi che pare arrivino dall'Europa dell’est. Il loro habitat preferito è il legno marcio degli alberi caduti, ma si trovano bene anche sotto le pietre. Più l'ambiente è umido più loro fanno casetta. E prendono la residenza anche nelle case. Se ne vedono sull’impiantito delle stanze a piano terra specie dopo gli acquazzoni, primaverili e estivi, ma non è che con l'autunno vadano in letargo. Il rimedio - hanno suggerito dal dipartimento di prevenzione - c'è: basta dotarsi di prodotti “piretroidi”, a base di deltametrina o cypermetrina, e non avere pietà. I millepiedi scolopendra negli ambienti tropicali assumono dimensioni spaventose. Non è il nostro caso. Attenzione però: nei soggetti sensibili la dose di istamina che rilasciano può provocare fastidiosi disturbi da trattare, in casi particolari, con i cortisonici.

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