Nel reparto di pediatria sono arrivati i cani

BELLUNO. Superate le barriere che impedivano l’ingresso degli animali nei reparti ospedalieri. Anche a Belluno. Ieri mattina infatti, per la prima volta, l’ospedale San Martino, nello specifico il...

BELLUNO. Superate le barriere che impedivano l’ingresso degli animali nei reparti ospedalieri. Anche a Belluno. Ieri mattina infatti, per la prima volta, l’ospedale San Martino, nello specifico il reparto di Pediatria, ha ospitato l’incontro tra i piccoli degenti, gli alunni della classe seconda della scuola di Castion e i due cani Dada e Tamu.

L’iniziativa è stata realizzata grazie a un’idea della sezione di Visome-Castion dell’Abvs, con la collaborazione dello Juventus Club Belluno e dell’Apaca. Indispensabile la determinazione del primario, il dottor Luigi Memo, coadiuvato dalla caposala e dalle maestre del reparto.

È stato così possibile far conoscere la realtà della Pediatria ai bambini delle scuole, regalando nel contempo un momento emozionante ai piccoli ricoverati.

Il tutto nel quadro di quella che è la nuova normativa: il 25 marzo 2015 sono state approvate le linee guida nazionali in materia di “Interventi assistiti con gli animali - Iaa” (la cosiddetta pet therapy), che ha stabilito le regole operative omogenee che riguardano tutta Italia. Nello specifico, il ministero della Salute ha disciplinato la formazione e l'abilitazione specifica per tutte le figure professionali delle équipe che svolgono gli Iaa.

I responsabili dell'iniziativa hanno perciò individuato preliminarmente, tra gli abilitati nel territorio, l’educatore cinofilo Elena Zanardo, in qualità di coadiutore del cane, e la psicologa Laura Furlani, come referente di intervento e responsabile di progetto.

Dada e Tamu, due bellissimi esemplari di curly coated retriever, sono quindi entrati in corsia, accolti con gioia dai bambini, dalle loro maestre, dal personale della Pediatria, dal dottor Gianluigi Zanola, direttore del Servizio veterinario Usl 1 Dolomiti, e dall’assessore Valentina Tomasi.

Dopo una prima introduzione sull’importanza del rapporto uomo-cane, i bambini sono entrati nel vivo dell’attività, da protagonisti, con una fase di conoscenza degli amici a quattro zampe, che si è conclusa con il contatto vero e proprio.

Questa iniziativa rappresenta solo l’inizio di un percorso che darà spazio a ulteriori incontri, partendo dalla consapevolezza che il valore profondo del rapporto tra chi si trova in difficoltà e l'animale è da tempo stato riconosciuto scientificamente. Per questo motivo molti ospedali italiani hanno previsto la presenza degli animali vicino alle persone ospedalizzate, per migliorarne la qualità della vita e, in molti casi, accelerarne il processo riabilitativo e di guarigione. (m.r.)

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