Nasce la società per realizzare il maxi collegamento sciistico

Vascellari annuncia durante un incontro la costituzione dell’organismo Gli impianti di Cortina verranno messi in rete con Arabba e con la Val Badia 



Va avanti, nonostante le difficoltà che sta trovando il Comelico per salire in Val Pusteria, l’ipotizzato collegamento tra Cortina e la Val Badia da una parte, il Civetta dall’altra.

Mario Vascellari, presidente delle società funiviarie per la Tofana e la Marmolada, ha confermato durante una riunione pubblica a Rocca Pietore che è stata costituita la società che provvederà all’individuazione, alla progettazione e al finanziamento della rete. All’appello mancherebbe solo il rappresentante degli impianti della Val Fiorentina, in Comune di Selva di Cadore.

Era presente all’appuntamento anche Federico Caner, assessore regionale al Turismo. «Confermo che si va avanti», dichiara Caner, «perché le prossime Olimpiadi saranno un’occasione unica, peraltro insieme ai Mondiali del 2021, per dare copertura con una mobilità finalmente sostenibile ad un territorio che si presenta come il più grande hub europeo dello sci».

Vascellari ha fatto sapere che sono anche in corso gli studi di fattibilità per i due itinerari, cercando di evitare di attraversare aree con vincoli di protezione. Da Cortina al Passo Giau si arriva già. Si tratterebbe ora di collegare il Passo Giau con Selva di Cadore. L’orientamento prevalente è di scendere fino a l’Aiva e di risalire verso cima Fertazza. Gli esperti sostengono che la pista che ne deriverebbe sarebbe «fantastica».

Il secondo collegamento sarebbe tra il Passo Falzarego ed Arabba, precisamente Malga Cherz. Diverse le ipotesi prese in considerazione. Un’idea è di realizzare un impianto tra il castello di Andraz e il Falzarego, per poi collegarsi alle piste di Arabba. Ma su questa ipotesi lo stop di Livinallongo è stato immediato. Un vecchio Piano neve prevedeva una prospettiva analoga ma scendendo dagli impianti del Passo Giau anziché dal Passo Falzarego. Bocciato anche questo già una dozzina di anni fa.

Il sindaco di Livinallongo ha però suggerito a Caner una mediazione. È accaduto l’altro giorno, a margine di un incontro dell’assessore regionale con gli albergatori di Arabba perché mettessero a disposizione le camere in vista delle Olimpiadi.

La proposta è quella di salire con un impianto dal Passo Falzarego al Passo Val Parola e scendere con un altro impianto fino ad Armentarola, dove poi ci si collegherebbe con tutto il sistema del Sellaronda. L’itinerario si svilupperebbe per una parte in territorio di Cortina e di Livinallongo e per l’altra in Badia.

È evidente che bisognerà fare i conti anche con gli amministratori di questa valle. Si sa che durante la stagione sciistica sono numerosi gli autonoleggiatori per turisti che lavorano col Falzarego ed il sistema Cortina.

Gli imprenditori, come ha fatto capire Vascellari, intendono essere pronti per l’auspicata candidatura olimpica. Pronti, ben s’intende, con i primi impegni da formalizzare.

«È evidentemente necessario un coinvolgimento delle popolazioni», interviene il sindaco di Selva di Cadore Silvia Cestaro, «affinché la scelta sia condivisa e non trovi ostacoli già nel territorio. Io sono la prima a crederci. E ricordo di essere stata la prima anche ad avanzare determinate proposte». —



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