Muore a 17 anni dopo la caduta in moto

Una coppia ha accompagnato Alessandro Frada al pronto soccorso di Belluno dove è arrivato ormai senza vita

SANTA GIUSTINA. È arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Belluno quando ormai era deceduto, accompagnato da quelle stesse persone che forse lo avevano soccorso alla rotatoria di Dussano dopo un incidente con lo scooter. Una morte assurda quella del diciassettenne Alessandro Frada, deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate nella caduta e forse sottovalutate inizialmente sia dal ragazzo, sia da chi lo accompagnava. I sanitari si sono visti recapitare il giovane nel cuore della notte – erano passate da poco le 2,30 – quando era già morto. Il medico e il resto del personale di turno hanno tentato comunque l’impossibile per cercare di rianimarlo, senza ottenere alcun risultato.

Il ragazzo sarebbe stato solo quando ha centrato il bordo dell’isola della rotatoria, che ha fatto impennare lo scooter facendo da trampolino. L’impatto deve essere stato violento come testimonia il segnale stradale spezzato e rimasto sull’erba assieme ad alcuni pezzi della mascherina dello scooter.

Qualcuno – sembra una coppia – arriva poco dopo sul luogo dell’incidente e gli presta soccorso. Da qui in avanti la ricostruzione si fa frammentata e tutta da verificare e pure la magistratura ci vuole vedere chiaro. Sembra che il ragazzo si regga comunque sulle proprie gambe, sale sull’auto dove Alessandro accusa un peggioramento. Chi l’ha soccorso decide di portarlo fino al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Belluno. Quello che succede durante il tragitto fino all’ospedale San Martino è drammatico e quando l’auto si ferma davanti alla porta dell’accettazione il diciassettenne è già deceduto. Solo in quel momento le forze dell’ordine vengono coinvolte, chiamate direttamente dal personale del pronto soccorso. Alessandro viene scaricato sbrigativamente e consegnato ai sanitari e con altrettanta fretta le persone risalgono in auto e se ne vanno senza lasciare alcuna generalità. Sembra che tra le poche parole dette al personale di turno si sia fatto riferimento all’incidente alla rotatoria e al fatto che il ragazzo era salito con le proprie gambe sull’auto.

Un epilogo drammatico che apre un giallo sulla morte del giovane conosciutissimo a Santa Giustina e non solo come testimonia il cordoglio degli amici che ormai trova la valvola di sfogo nei messaggi lasciati sul profilo Facebook del ragazzo. La polizia stradale di Belluno avvia subito le indagine coordinate dal pubblico ministero Antonio Bianco ed è probabile che la Procura vorrà comprendere le cause del decesso del ragazzo e interrogare le persone che l’hanno soccorso per saperne di più. Gli inquirenti si stanno muovendo con discrezione e altrettanta determinazione.

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