Multe e proteste a Misurina I vigili: la priorità è la sicurezza

AURONZO
L’estate riporta in auge un problema mai risolto a Misurina: quello dei parcheggi e delle multe che turisti e residenti si ritrovano attaccate al parabrezza. L’ultima protesta arriva da Lorenzo Angelini, presidente della Strada del vino e dei sapori Forlì – Cesena che martedì, al termine di una escursione di gruppo effettuata nell’area dei Cadini, si è ritrovato la sgradita sorpresa tra i tergicristalli della macchina.
«Sono 35 anni che vengo in vacanza qui», racconta, «e mi dispiace constatare questa situazione che, oltre alla mia, ha riguardato centinaia di auto: tutte multate in un tratto di strada dove non ci sono cartelli di divieto di sosta».
La strada in questione è il tratto conclusivo della statale che da Auronzo sale a Misurina. Un lungo rettilineo preso d’assalto quotidianamente dai turisti che non trovano parcheggio negli stalli situati a ridosso del lago.
«Le multe, oltre che ingiuste, rappresentano un deterrente alle presenze turistiche in uno dei posti più belli del Veneto», prosegue Angelini, «volevamo tornarci una seconda volta ma dopo questa situazione abbiamo pensato di spostarci in Centro Cadore, direzione monte Pelmo».
La denuncia del turista proveniente da Forlì non coglie impreparato il comandante della polizia locale di Auronzo, che replica a stretto giro di posta.
«Riceviamo quotidianamente rimostranze ma la legge è uguale per tutti», sottolinea Paolo Licciardiello, «il codice della strada, all’articolo 157, condanna il parcheggio in banchina con una sanzione pecuniaria. Detto questo, non è nostra intenzione intervenire per fare i controllori o, come ci viene detto spesso, per fare cassa. Ci muoviamo esclusivamente con l’obiettivo di garantire la sicurezza di un luogo particolarmente affollato di questi tempi. Avere una strada percorribile in maniera regolare è una priorità per i mezzi di soccorso. Questo succede d’estate nel tratto rettilineo che porta a Misurina da Auronzo ma anche d’inverno lungo il primo tratto della strada per le Tre Cime, da la Loita al lago Antorno. Con le auto in sosta sulla banchina di entrambe le carreggiate diventa difficile per un mezzo di soccorso poter intervenire celermente».
«Ci è anche capitato di dover intervenire per rimuovere automezzi rimasti incastrati lungo quella stessa banchina», dice il comandante, «perché finiti dentro alcune buche. Siamo dispiaciuti ma al tempo stesso stanchi di ricevere critiche da parte di chi, fondamentalmente, non rispetta le regole della strada ma, soprattutto, non rispetta il nostro lavoro. Abbiamo installato dei pannelli elettronici chiamati a determinare il numero di presenze nei parcheggi di Misurina ma nonostante la segnalazione della mancanza di posti la gente sale lo stesso per poi lamentarsi di aver preso la multa. Ma in una bottiglia da un litro non è possibile mettere cinque litri d’acqua». —
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