Mtb sulle Tre Cime: il Cai tende la mano al Comune di Auronzo

AURONZO. Il Cai apre le porte al dialogo sul fronte sempre attuale ed al tempo stesso discusso del transito delle mountain bike sui sentieri d'alta quota. Lo spunto arriva dall'area delle Tre Cime...

AURONZO. Il Cai apre le porte al dialogo sul fronte sempre attuale ed al tempo stesso discusso del transito delle mountain bike sui sentieri d'alta quota. Lo spunto arriva dall'area delle Tre Cime dove le mtb, da un paio d'anni, sono diventate "di casa" grazie all'evento 3 Epic.

Un input che Comune e consorzio turistico intendono incentivare. Nasce da qui l'idea, al momento in fase embrionale, di creare una pista di down hill (discesa) che dalla base delle Tre Cime permetterebbe di raggiungere il centro abitato di Auronzo sfruttando il vallon Lavaredo, già teatro della 3 Epic di cui, insieme alla salita al rifugio Auronzo, è il tratto più caratteristico ed al tempo stesso amato.

«Il Cai non ha alcuna intenzione di ostacolare questo progetto», commenta Bruno Zannantonio, del comitato direttivo regionale, «il sentiero 1104, conosciuto anche come vallon Lavaredo, è oggi del Cai che è pronto a concederlo al Comune di Auronzo per lo sviluppo di un progetto a sfondo turistico a patto che lo stesso se ne assuma manutenzione costante e gestione, cosa che attualmente è effettuata dal Cai come sugli altri 579 sentieri presenti in tutto il Bellunese per un totale di 2650 chilometri».

Un segnale di apertura su un argomento che ogni anno torna d'attualità con l'avvento della bella stagione accompagnato dalle polemiche. Una legge regionale infatti vieta il transito delle mtb sui sentieri escursionistici alpini di larghezza inferiore al metro e mezzo e di pendenza minima del 35%. Divieto che troppo spesso viene evaso, scatenando la reazione del Cai.

«Presto provvederemo a modificare la cartellonistica sui sentieri d'alta quota», prosegue Zannantonio, «applicando un talloncino alle tabelle già esistenti nei quali verranno evidenziati i divieti per le biciclette o determinati mezzi a motore. C'è già l'accordo con la Regione Veneto».

A proposito di Regione, Zannantonio annuncia che «presto torneremo a parlare dell'istituzione di un registro elettronico dei sentieri di montagna. E' questo un tema su cui il Cai si batte da tempo con grande impegno».

Gianluca De Rosa

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