Morto Gianvittore Marchetti prete e padre del consultorio

FELTRE. Si è spento all'età di 74 anni a Parma dove si era trasferito per stare vicino alla figlia, Gianvittore Marchetti, “fondatore” e guida del consultorio familiare di via Mezzaterra fino agli...

FELTRE. Si è spento all'età di 74 anni a Parma dove si era trasferito per stare vicino alla figlia, Gianvittore Marchetti, “fondatore” e guida del consultorio familiare di via Mezzaterra fino agli anni novanta quando è stato nominato direttore del distretto sociosanitario unico dell'Usl 2 con l'amministrazione Dal Molin.

La storia di Marchetti, apprezzato professionista, è singolare e degna di essere raccontata: nato a Feltre il 13 agosto 1939, entrò in seminario da ragazzino e fu ordinato prete il 29 giugno 1963. È stato cappellano a Lamon e poi assistente di don Narciso D'Agostini alla Casa dello studente (attuale sede della Comunità montana feltrina) dove si distinse per la partecipazione alle problematiche giovanili di allora e alle relative contestazioni. Fu infatti, assieme a don Narciso, uno dei promotori nei primi anni settanta, della tanto discussa “messa beat” domenicale a San Giacomo, subito sospesa dal vicario generale Ernesto Minella e dall'arciprete Rocco Antoniol. Gianvittore Marchetti fu poi inviato a Roma al pontificio ateneo salesiano dove si laureò in psicologia. Chiesta successivamente la riduzione allo stato laicale, si sposò con Daniela Bertagnin e fu assunto al consorzio feltrino servizi sociali nel 1978 nell'ambito del consultorio familiare. Fu confermato direttore del consultorio nel 1980 dove rimase fino al 1993 per poi passare alla direzione della casa per ospiti di Feltre e Pullir in sostituzione di Guelfo De Simoi. Marchetti ha concluso la sua carriera dirigenziale al distretto sociosanitario, con sede nell’attuale palazzina Fusaro dell’ospedale. Con il pensionamento si è dedicato alla famiglia e agli amici ed è stato particolarmente attivo nel gruppo musicale “Vecie voci feltrine”.

Così lo ricorda Gianmario Dal Molin, già direttore generale dell'Usl e prima direttore dei servizi sociali di questa stessa azienda. «Nell'ambito dei nascenti servizi sociali feltrini, Gianvittore fu certamente personaggio di spicco per la sua intelligenza, esperienza e impegno. Inserito in settori nuovi e in qualche modo di frontiera, aveva saputo dare loro un taglio propositivo e aperto, contribuendo a fare dell'Usl di Feltre una delle istituzioni più avanzate nelle problematiche familiari e del disagio sociale». Non mancano riferimenti alla «coscienza istituzionale che lo aveva reso degno di coprire, a partire dal 1997, un posto di prestigio come responsabile del distretto unico».

Conclude, Dal Molin: «Non potrò dimenticare la sua arguzia, l’ironia e l’intelligenza di giudizio, la sua sensibilità religiosa rimasta comunque intatta e la forte capacità di relazione».(l.m.)

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