Mondiali, la gente spinge la Fondazione

CORTINA. Gremita ieri sera la sala cultura per assistere alla presentazione di Cortina 2021. Il presidente della Fondazione, Riccardo Donadon, con l’amministratore delegato Paolo Nicoletti, Flavio Roda, Alberto Ghezze e Alberto Piccina (della Federazione italiana degli sport invernali) con a fianco tutto il team della Fondazione hanno presentato il progetto di candidatura. «Noi abbiamo accettato questa sfida con umiltà», ha esordito Donadon, «perché riteniamo sia importante sfruttare questa grande opportunità. I Mondiali per noi sono un evento sportivo di altissimo livello, un'opportunità per sviluppare l'intera l'area sciistica, un'occasione di rinnovamento del territorio e una grande occasione per i conquistare la credibilità internazionale che nel tempo si è un po' persa. Dobbiamo far vedere al mondo che siamo all'altezza di un evento del genere».
Sport, innovazione, made in Italy, legati alla tecnologia, alla sostenibilità ambientale, alla consapevolezza della storia del paese, all'orgoglio di appartenere a questa Italia saranno il filo conduttore della presentazione di Cortina al congresso della Fis che a giugno, in Messico, assegnerà i Mondiali.
«L'idea è di presentare Cortina con alcuni brevi video», ha spiegato Donadon, «il primo introdotto dal premier Renzi, che sostiene tantissimo la nostra candidatura, che parli dell'Italia, della capacità italiana di fare squadra, di fare impresa. Poi alcuni video su Cortina, le sue piste, con l'intervento di persone del mondo dello sport e della cultura».
Donadon qui ha coinvolto i primi due sponsor: Unicredit e Cattolica Assicurazioni che copriranno parte delle spese della candidatura. «Vogliamo arrivare a giugno con i conti in ordine», ha detto, «la Regione ha già stanziato 100 mila euro; una parte la mette il Comune, un'altra la Fisi e abbiamo coinvolto due sponsor proprio per non dover ripianare nessuna spesa. Se poi otterremmo i Mondiali coinvolgeremo tanti altri sponsor, disposti ad investire su questo meraviglioso progetto. Adesso dobbiamo dimostrare che siamo all'altezza dell'evento, che siamo compatti, uniti nel raggiungere l'obiettivo. Noi ci crediamo, ma volutamente non dobbiamo dare nulla per scontato».
Entusiasta del progetto mondiale, l'ampezzano Alberto Ghezze. «Credo che Cortina abbia bisogno dei Mondiali per tornare a luccicare nella maniera che deve», ha detto, «abbiamo bisogno di essere uniti per riportare Cortina a poter competere con le stazioni internazionali. L'entusiasmo è massimo e anche le capacità di ascolto e dialogo. Spesso in passato c'era l'idea che qualche evento venisse gestito da un gruppo chiuso: questo è tutt'altro. La Fondazione è aperta ad ascoltare e ad accogliere tutti. I Mondiali sono di Cortina, per Cortina». E il coinvolgimento del paese è massimo. Ieri mattina la Fondazione ha fatto un nuovo incontri con gli albergatori. Nei giorni ha parlato con altre categorie economiche della Conca.
«Ora continuiamo a lavorare sul dossier», ha annunciato Nicoletti, «che il 27 aprile consegneremo nuovamente alla Fis, con alcune modifiche. Da parte nostra c'è il massimo rispetto di quello che Cortina offre e la massima apertura all'ascolto e al confronto».
Dal pubblico poche richieste di chiarimenti. C'è stato chi ha chiesto massima tutela a livello ambientale, che è stata garantita da Donadon; chi ha chiesto lumi sui progetti, sul piano economico; e c'è anche chi ha ringraziato Donadon e i suoi per il lavoro che gratuitamente stanno facendo.
«Questa volta siamo partiti dallo sport» ha sottolineato Roda, «e abbiamo poi coinvolto, come è corretto fare, le istituzioni. Chi gestisce la candidatura è la parte sportiva, ma il supporto politico è importante. Continuiamo a lavorare per ottenere un evento che l'Italia dello sci merita. I Mondiali sono un importante occasione per tutto il mondo sportivo».
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