Meneghetti, scelta a sorpresa di “Val Comelico zona franca”

Sarà un consulente del lavoro trevigiano di 77 anni (ma sposato con una nativa) a guidare la lista della Bergagnin e della Dellamore che sfiderà De Bernardin

SANTO STEFANO. Alla fine, dopo una lunga ricerca, è saltato fuori dal cilindro anche il candidato sindaco della lista “Val Comelico zona franca”.

Si tratta di Oscar Meneghetti, nato a Treviso il 20 febbraio 1942 e ivi residente, consulente del lavoro e revisore legale con studio a San Biagio di Callalta (Treviso); almeno per quanto si può reperire su di lui su Facebook, visto che al momento non è stato possibile contattarlo.

Un “foresto” , dunque, ma possiamo dire solo a metà: Meneghetti infatti ha casa anche a Santo Stefano, avendo sposato una signora locale, Magda Buzzo Saler.

Della lista di cui Meneghetti è a capo fanno parte ovviamente le due promotrici della zona franca, Elisa Bergagnin e Francesca Dellamore; e poi Aldo Doriguzzi, Valter D’Ambros, Sandro Dalla Vedova, Fabio De Candido e Laura Pagnin.

Il programma prevede, in sintesi, al primo posto il decoro urbano di tutte le frazioni: pulizia, razionalizzazione della segnaletica, cura di arredo urbano, cestini, isole ecologiche, illuminazione (anche in un’ottica di risparmio energetico), verde pubblico, sistemazione dell’ingresso di Santo Stefano (anche in quanto ingresso dell’intera Val Comelico), manutenzione ordinaria e straordinaria.

Poi c’è il capitolo della sicurezza stradale, per contrastare le velocità elevate all’interno dei paesi con l’uso di semafori dissuasori e strisce pedonali illuminate.

Quindi il turismo, con l’apertura dell’ufficio turistico nei periodi di alta stagione, «fondamentale», si legge nel programma, «per dare indicazioni a chi arriva in Val Comelico». E poi la sistemazione e la pubblicizzazione di sentieri e percorsi (con particolare attenzione e cura a Ronco, Ante, Tarigole, Federa) e punti di interesse (cimitero militare monumentale, capitelli, affreschi).

Il capitolo dello sport prevede la promozione di manifestazioni sportive e la valorizzazione delle aree adatte ad ospitare attività ludico-sportive, nonché lo sviluppo di piste ciclabili.

Un punto speciale contempla la necessità di una verifica sulla centrale a biomasse, a tutela della salute pubblica. C’è infine la zona franca Val Comelico: qui l’obiettivo della lista è quello di portare avanti la richiesta di una defiscalizzazione per la Val Comelico, sul modello di Livigno e delle zone franche urbane.

Si tratta di «ambiti territoriali, di dimensione prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione e decontribuzione rivolti alle imprese, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico ed occupazionale; le ZFU intervengono anche per favorire la ripresa e lo sviluppo di territori colpiti da calamità naturali».

A Oscar Meneghetti, dunque, il compito di sfidare Roger De Bernardin e la sua lista “R-esistere – Comelico unito” , erede del sindaco in carica Alessandra Buzzo che, nei dieci anni del suo doppio mandato, ha saputo sollevare più volte le istanze del Comelico non solo a Venezia, in Regione, ma anche a Roma, divenendo spesso interlocutore, deciso e scomodo, per i vari governi in carica. —

Stefano Vietina

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