Maglia con lo slogan mentre si attende che il governo decida
SAPPADA. “Sappada non molla, Sappada non ha paura”. Questo lo slogan che campeggerà sulle magliette che il Comitato referendario per il passaggio del paese dal Veneto al Friuli sta confezionando per la campagna di Natale e di fine anno. Il Comitato, per la verità, ne aveva ideato un altro, più rassicurante, immaginando che la Legge di stabilità non sfrattasse per qualche settimana il confronto sul disegno di legge e gli emendamenti, a Palazzo Madama. Così, invece, è accaduto. Non senza che qualcuno a Sappada si lasciasse scappare qualche improperio con destinazione la capitale. Ma, dopo 8 anni di attesa, appunto dal referendum che ha sancito la volontà secessionista di questa comunità, a conti fatti non è certo un mese di ritardo a costituire il problema di fondo.
«Il voto sulla Legge di stabilità è in agenda il 20 novembre, per far passare il testo alla Camera, quindi immediatamente dopo», anticipa la senatrice feltrina Raffaela Bellot, « potremo procedere con la discussione, in commissione Bilancio, dell’emendamento al ddl su Sappada e che riguarda, tra l’altro, la copertura pari a 500 mila euro dei costi del passaggio di questo Comune dal Veneto alla Regione Friuli».
Tra novembre ed i primi di dicembre, quindi, potrebbe materializzarsi il pronunciamento della commissione Bilancio, per poi consentire alla commissione Affari Costituzionali la definitiva pronuncia che tutti, a Sappada, si augurano positiva. Ecco perché il Comitato del referendum (prendendo spunto dall’indovinata iniziativa di Santo Stefano, con le magliette che incitavano "Forza Comelico") cerca di rinfrancare i suoi sostenitori, ma anche i numerosi turisti che la preferiscono ormai da anni, proponendo quel "Sappada non molla". Uno spirito pienamente condiviso dal sindaco Mauro Piller Hoffer che aspetta con ansia «buone nuove» da Roma per impostare senza più alcun dubbio gli investimenti con i vicini Comuni del Friuli. La stagione invernale che si avvicina ha infatti necessità urgente di concreti incoraggiamenti. E farli con qualche certezza in più non guasterebbe certo. (f.d.m.)
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