Cantieri olimpici, impianto di Livigno: un altro ko, non si è presentato nessuno

Gli operatori invitati erano stati Leitner e Doppelmayr Italia con F.lli Trentini.

Avviata la procedura negoziata per provare a giocarsi le ultime carte

Alessandro Michielli
Ancora nessuna offerta per l'impianto di Livigno
Ancora nessuna offerta per l'impianto di Livigno

Simico ha emesso un avviso di gara riguardante la realizzazione dell’impianto a fune di Livigno, parte delle opere strategiche per i Giochi 2026: nessuna società si è presentata e quindi il bando è andato deserto.

Gara deserta

Il commissario Fabio Massimo Saldini ha pubblicato l’esito della gara sul portale degli appalti: “Il Commissario straordinario, in merito all’appalto integrato concernente la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per il collegamento dei versanti con la realizzazione di parcheggio presso la stazione intermedia a Livigno (So), impianto necessario per una migliore gestione dei flussi di spettatori e atleti durante le gare dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026”, ha comunicato che “non è pervenuta nessuna offerta”.

Alla gara erano stati invitati il raggruppamento temporaneo di imprese Doppelmayr Italia - F.lli Trentini e la Leitner Spa.

Procedura negoziata

Simico ha già avviato una proceduta negoziata per provare a limitare i danni: ci sarà una trattativa con le aziende invitate alla gara e chiamate a presentare una nuova offerta da consegnare la prossima settimana: la società ha stralciato dal progetto il parcheggio e lasciando solo l’impianto.

Il progetto

Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di collegamento funiviario tra i versanti “Carosello” e “Mottolino” del comune di Livigno. La cabinovia sarà articolata in due tratte, con la stazione intermedia in località Freita integrata con un sottostante parcheggio (che sembra sarà rimosso nella procedura negoziata).

Attualmente chi intende passare da un versante all’altro, deve necessariamente utilizzare l’auto o comunque il trasporto pubblico su gomma, incrementando i problemi di traffico sulla viabilità principale di scorrimento. L’utilizzo del nuovo impianto porterebbe ad una sensibile riduzione al riguardo.

La soluzione progettuale consentirebbe di migliorare la qualità del servizio offerto: in particolare, i veicoli di moderna concezione offrirebbero il massimo comfort di marcia, grazie ad una forma armoniosa, alla facilità di imbarco, a sedili ergonomici.

Tra i criteri adottati ai fini della scelta della soluzione progettuale ottimale, il “tempo di percorrenza” degli sciatori ha rappresentato un fattore rilevante: vista la maggiore velocità di esercizio del nuovo impianto, la durata del trasferimento risulta notevolmente inferiore rispetto alla seggiovia sinora in esercizio, incrementando in tal modo la fruibilità delle aree sciabili.

L’impianto in progetto presenta però numerose interferenze, specie nella prima tratta “Plaza Placheda – Freita”, che attraversa il centro abitato di Livigno. Ma nella documentazione di gara viene affermato che “non rappresentano un elemento ostativo alla realizzazione dell’opera o un pericolo per la sicurezza e la regolarità dell’esercizio”. Saranno fatti, “specifici interventi di adeguamento e in altri casi, opportune misure di regolamentazione che assicurino la regolarità e la sicurezza del trasporto”. —

 

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