Maestra di sci abusiva in Italia «Dov’è la libera circolazione?»
VAL DI ZOLDO. Maestra di sci abusiva o legittima? La chioggiotta Fanny Penzo è stata portata a processo dal Collegio Veneto per esercizio arbitrario della professione. Era stato il presidente Roberto...
VAL DI ZOLDO. Maestra di sci abusiva o legittima? La chioggiotta Fanny Penzo è stata portata a processo dal Collegio Veneto per esercizio arbitrario della professione. Era stato il presidente Roberto Pierobon a filmarla e fotografarla, mentre sciava e soprattutto insegnava in Val di Zoldo, nella Scuola Civetta.
Davanti al giudice Penzo ha spiegato di essere stata legittimata a dare lezioni, anche dopo una consulenza dell’avvocato Zago dello studio Domenichelli, pur avendo un titolo conseguito in Slovenia.
Il periodo contestato va dal 2012 al 2016, ma l’imputata era stata autorizzata dal 2009 al 2011 e l’anno dopo sono cambiate le normative. Ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Ufficio per lo Sport il riconoscimento in Italia del titolo, ma la sua istanza è stata respinta. Avrebbe dovuto fare le prove compensative a Cortina o in un’altra località, ma in realtà non si è mai presentata. Da insegnante aveva diritto a uno skipass ridotto e nel 2016 è stata costretta a fermarsi per uno strappo a un polpaccio. Ha scoperto di essere sospesa solo a settembre di quest’anno, dopo un’udienza.
Nel processo che si sarebbe potuto evitare con il pagamento dei 250 euro previsti dal decreto penale di condanna, ha deposto anche il marito dell’imputata, al quale è bastato iscriversi al Collegio dell’Alto Adige per poter esercitare anche in Veneto. In Val d’Aosta funziona alla stessa maniera: sarà per merito dello statuto speciale?
L’ultimo testimone del difensore Fogliata era il maresciallo dei carabinieri zoldani, che ha spiegato il meccanismo dei controlli. I militari non intervenivano in pista, ma all’uscita della seggiovia. Nella stagione 2010/2011 hanno trovato il laziale Tonino Giustibelli non in regola. Quanto a Penzo, esiste un caso analogo (Sabatini), che ha ispirato una sentenza di assoluzione e l’atteggiamento del Collegio Veneto va contro il principio della libera circolazione dei lavoratori in Europa. Il pubblico ministero Gallego ha chiesto di sentire l’avvocato Zago e il giudice Feletto ha rinviato al 26 febbraio.
Gigi Sosso
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