Lotta all’amianto rimosse in un anno 406 tonnellate di materiale nocivo

Dopo Vaia, piano d’emergenza dello Spisal per contrastare la diffusione nell’ambiente delle particelle cancerogene



Quasi 406 tonnellate di amianto rimosse in provincia di Belluno nel 2018 grazie a segnalazioni e notifiche arrivate allo Spisal. Alcuni interventi sono stati eseguiti anche in emergenza, in seguito al passaggio di Vaia che ha disperso materiale nell’ambiente.

Intanto gli infortuni sul lavoro presentano una flessione anche nei comparti a maggiore rischio, come l’edilizia. Il tasso di incidenza degli incidenti nel comparto industria e servizi è passato da 4,5 nel 2012 a 3,8 nel 2017 ogni 100 addetti. Nel settore edilizio l’indice è calato da 5 infortuni nel 2012 ogni 100 addetti a 3,4 nel 2017. E questo è in parte dovuto alla diminuzione dei cantieri oltre che ad una maggiore attenzione alla sicurezza.

emergenza amianto

«Nel 2018 sono pervenute 124 richieste di interventi per l’amianto», precisa la responsabile dello Spisal, Daniela Marcolina. «La maggior parte hanno interessato la rimozione di coperture di eternit e di amianto compatto. Inoltre, molti proprietari di edifici, in virtù degli incentivi per l’installazione sul tetto di impianti fotovoltaici, hanno approfittato per effettuare la bonifica delle coperture. Azioni immediate sono state richieste in seguito ai gravi eventi meteorologici di fine ottobre che ha causato danneggiamenti importanti di lastre in eternit, con dispersione di materiale nell’ambiente».

Il servizio per la sicurezza sul lavoro è intervenuto anche negli ascensori di un palazzo ad uso pubblico che avevano guarnizioni in amianto e ha bonificato un terreno ad uso pubblico contaminato da spezzoni di lastre di amianto.

Per quanto riguarda l’amianto friabile, «siamo intervenuti nelle bonifiche di centrali termiche fra cui quella dell’ospedale di Feltre dove, nei vani della vecchia centrale termica, è stata allestita una zona confinata statica e dinamica per eseguire la bonifica delle guarnizioni presenti negli accoppiamenti di valvole e flange di impianti tecnologici dismessi». Molti gli interventi anche per rimuovere pavimenti con piastrelle in vinil-amianto in edifici ad uso sia privato che pubblico e la rimozione di tubazioni e canne fumarie.

prevenzione sul lavoro

Intenso il lavoro svolto dal personale dello Spisal: 192 cantieri ispezionati, 683 sopralluoghi, 580 interventi di prevenzione nelle aziende. «Nel 15% delle aziende controllate sono state riscontrate delle violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Purtroppo di tutti i cantieri presenti sul territorio siamo riusciti a controllare soltanto l’11%, per carenza di personale», sottolinea Marcolina che aggiunge: «Il 25% dei cantieri comunque non risulta adeguatamente protetto rispetto ai principali rischi infortunistici e organizzativi e le carenze maggiori riguardano le protezioni per la caduta dall’alto (50%)».

Carrozzerie e officine

Si è conclusa nel 2018 l’attività di controllo sulle carrozzerie e le autofficine. Verifiche sono state eseguite su 110 ditte per un totale di 597 addetti. Solo una azienda su quattro è risultata regolare, al 63% sono state date delle indicazioni per migliorare le condizioni di lavoro e nel 12% dei casi si sono riscontrate delle irregolarità sulla sicurezza. «Tuttavia si è riscontrata una scarsa quanto diffusa attenzione alle norme di igiene del lavoro».

metalmeccanico

Nel 2018 è partito anche il controllo delle imprese metalmeccaniche. «A dicembre abbiamo ispezionato 11 aziende, scelte in base al numero dei dipendenti e alla presenza di infortuni significativi. Su questo filone continueremo anche quest’anno così come richiesto dalla Regione». —



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