Longarone fiere: Oscar De Bona è il nuovo presidente

«Vorrei collegare il nome delle Dolomiti a quello dell'Ente longaronese»
Uno stand della fiera di quest’anno
Uno stand della fiera di quest’anno
LONGARONE.
Quando si sono riuniti in conclave, i giochi erano già fatti. Nessun colpo di scena a Longarone, dove l'assemblea dei soci ha ridisegnato i vertici dell'Ente fiera, nominando Oscar De Bona presidente e Fausto Bortolot come suo vice. Allo stesso tempo è stato adottato il bilancio. L'utile è di 68mila euro. «Il mio obiettivo sarà quello di coinvolgere le categorie il più possibile», afferma De Bona, che lancia subito un'idea: «Colleghiamo il nome Dolomiti a quello di Longarone e della sua fiera». Ma De Bona pensa anche ad attivare altri canali: dalla Regione, dove è stato assessore, al Governo centrale. A comunicare la nomina a Oscar De Bona è stato, tramite cellulare, il presidente uscente Giovanni De Lorenzi che ha chiesto ai soci un applauso.

Insomma, alle 20 è trionfato il fair-play, anche se lo stesso De Lorenzi, a margine dell'assemblea, non lesina alcune stoccate. «Non sono né amareggiato, né polemico», la premessa. «Ma quella di De Bona è evidentemente una nomina politica. Il problema non è di De Bona, ma è generale e riguarda il grado di aggressività della politica nei confronti delle partecipate». Dal canto suo, De Bona dice di sentirsi «più amministratore che politico» e ricorda come il suo predecessore sia stato nominato da pochi giorni segretario regionale del Friuli per l'Italia dei Valori.

L'unica amarezza di De Lorenzi è per il consiglio di presidenza, composto da De Bona, Bortolot e Maurizio Ranon per la Camera di Commercio: «Per la prima volta non c'è nessuno che possa rappresentare il territorio longaronese». Per il resto, nessun rancore. «Io rimango nel Cda e garantirò il mio massimo impegno come ho sempre fatto». E' lo stesso De Lorenzi a ricordare come tra lui e De Bona ci sia sempre stata collaborazione: «Mi è capitata in mano una foto. Eravamo io e lui ad una fiera a Berlino. Lui mi ha aiutato quando era presidente della Provincia, adesso sarò io, se lo vorrà, ad aiutarlo».

«Il fatto che ci siano due vicepresidenti che arrivano dal mondo economico-produttivo è un bell'inizio», afferma De Bona che proprio a loro si rivolge: «Il confronto sarà massimo e la presidenza esercitata in modo collegiale».

Non mancano i ringraziamenti: «De Lorenzi mi ha consegnato una realtà in salute», afferma De Bona, che sottolinea il ruolo di Paolo Garna, direttore dell'ente Fiera. «Mi ha rassicurato sulla sua presenza e per me è importante. Ha sempre svolto un ottimo lavoro». Ma per il neoeletto il confronto deve essere massimo anche con Roma e Venezia. «Penso si possa accedere a finanziamenti specifici. La fiera di Longarone è una risorsa importante per l'intero territorio». Da qui l'intenzione di ampliare le iniziative con qualcosa di nuovo. Intanto l'idea è quella di rivedere il nome, collegando il toponimo Dolomiti a Longarone: «Questa fiera fa il giro del mondo. Ricollegargli il nome Dolomiti farebbe da volano». Del cda faranno parte, oltre a De Bona, Ranon e Bortolot, De Lorenzi per il comune di Longarone, Massimo De Nardi per la Comunità montana, Ludovico Trevisson (industriali), Giancarlo Fant (Ascom), Silvano Dal Paos

(Coldiretti).

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