Lo “sciamano” è deluso dalla tv «Ignorato del tutto il territorio»

Gianni Bonesso dopo “Italia’s got talent”: «In onda soltanto un piccolo estratto dell’esibizione Tagliate le parti con le foto di Mel, del castello di Zumelle e del mio racconto della nostra valle» 

IL PERSONAGGIO

Gianni Bonesso non smette mai di regalare un sorriso, puntando sempre a nuovi obiettivi per il futuro. Con il suo “Ohm” dello scorso 3 febbraio, nel celebre talent “Italia’s got talent” andato in onda nei giorni scorsi, il sessantaduenne zumellese ha emozionato, fatto ridere e persino sognare la platea dei telespettatori. La sua performance è durata pochi attimi, questo è vero: ma certamente quel tanto che basta per non dimenticarli. E non parliamo in primis del contenuto, quanto dell’impressione positiva che è riuscito a lasciare, fungendo da tramite tra gli studi televisivi e la provincia di Belluno che era andato – come dice lui stesso – a pubblicizzare.

«Mi sono divertito molto in tv», confessa Bonesso, «ma alla fine sono rimasto deluso: mi aspettavo molto di più dalla messa in onda, perché quello che avevamo registrato non era così breve come si è visto durante la trasmissione. L’esibizione che ho fatto era più molto più ampia».

Lo “sciamano” spiega che alla fine i giudici di gara avrebbero votato con due sì e altrettanti no la sua performance, «ma questo voto non l’hanno mandato in onda e non so come mai».

E aggiunge sempre più deluso: «Ci sarebbero state inoltre da vedere anche le foto di Mel, della valle, del castello di Zumelle, delle Dolomiti, così come le mie interviste personali con quelli della produzione. Quando mi avevano contattato per andare giù a Roma avevo risposto positivamente, perché ero curioso di andare su una rete nazionale; avevo chiesto però di non farmi proseguire nella gara, anche qualora fossi stato portato avanti, perché non la sentivo come una mia trasmissione ideale».

Bonesso rivela che lo spettacolo era stato registrato in settembre. «Ero andato lì per promuovere anche il territorio», prosegue, «e invece quello che gli spettatori hanno potuto vedere è stata una versione tagliata. È stata comunque un’esperienza simpatica, anche se mi dispiace per la gente, perché si era creata un’aspettativa, soprattutto nel vedere lo sciamano a Cinecittà».

Ma Bonesso guarda oltre.

«Quando la situazione con il Covid migliorerà mi piacerebbe realizzare un grande Ohm collettivo», annuncia, «in cui tutti si uniscono insieme in questa dimensione spirituale. Vorrei proporlo in occasione dei due equinozi e dei due solstizi: quello di primavera e quello d’estate per cominciare. A Belluno e al campo indiano sul San Boldo, in un altro sull’Etna e infine, quello invernale, sul Rosetta, a Falcade».

Quanto contano la semplicità e la spontaneità nella vita, come lei dimostra con i suoi progetti e attività varie?

«La semplicità, alla pari della spontaneità, non deve essere ignoranza, ma una scelta che si impara col tempo nel corso del nostro viaggio terreno», sottolinea, «questi sono valori importanti per trovare un equilibrio interiore, specie al giorno d’oggi, con gli interessi materiali che prevalgono su quelli spirituali».

Sul un possibile ritorno sul piccolo schermo Bonesso non chiude le porte, ma ad una condizione. «Non andrei più su Tv8», conclude, «e se dovessero chiamarmi da qualche altra parte ci andrei solo a patto che mostrino anche le zone in cui abito». —



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