L'istituto di Falcade punta sul turismo

La commissione d'ambito parla del futuro della scuola di montagna
Il sindaco Stefano Murer
Il sindaco Stefano Murer
 
AGORDO.
All'Ipssar di Falcade esce l'indirizzo commerciale, entra quello turistico. È questa la notizia più importante emersa dalla Commissione d'ambito provinciale riunitasi ieri nel municipio di Agordo per discutere le tematiche relative alla scuola del territorio.  Vari gli spunti trattati dagli amministratori locali assieme all'assessore provinciale all'istruzione, Stefano De Gan, e al dirigente scolastico provinciale, Domenico Martino. Fra questi anche la proposta, avanzata già lo scorso anno, dell'istituzione dell'indirizzo tecnico-turistico all'Ipssar di Falcade.  «Visto che lo scorso anno non era stata presa in considerazione», ha spiegato il sindaco di Falcade, Stefano Murer, «abbiamo ribadito la nostra volontà di puntare sul tecnico-turistico. L'assessore De Gan e il dirigente Martino ci hanno però fatto presente i rischi che si corrono se un indirizzo viene istituito e poi non parte: in quel caso infatti si perde l'opportunità di chiedere nuovi indirizzi in futuro. Ma, nel documento presentato nel 2009, già chiedevamo di sostituire il commerciale con il turistico. Di conseguenza abbiamo ribadito questa volontà».  L'offerta per la scuola superiore agordina non cambierà dunque di numero, ma al posto del professionale-commerciale arriverà una nuova opportunità per formare addetti per i servizi turistici, mentre i congegnatori meccanici saranno confermati.  Rimane invece in stand-by la nascita di un Centro territoriale permanente (Ctp) destinato alla formazione degli adulti. Nel 2009 era stata valutata l'idea di far nascere in Agordino una sezione staccata del Ctp di Belluno, ma poi non se n'era fatto nulla. «Martino», ha spiegato l'assessore all'istruzione della Comunità montana, Barbara Fontanive, «ci ha detto che oggi è superfluo discutere di Ctp, perché c'è una nuova direttiva che parla di centri autonomi con dirigenza che sconvolgeranno la situazione attuale. Per l'istruzione degli adulti ci saranno dunque altre strade da percorrere».  Nella riunione si è discusso ovviamente anche di scuola di montagna. «L'assessore De Gan», ha detto Fontanive, «ha illustrato quale è stato l'impegno della Provincia nel portare avanti le istanze del territorio presso il ministero, l'Unpi e l'Anci. Per quanto mi riguarda ho poi sollecitato più incontri con il territorio per parlare di scuola e ragionare assieme anche nell'ottica dei tagli che arriveranno. Se saremo compatti potremo trovare soluzioni preventive ai problemi che si presenteranno».  Fra questi, quelli che fanno più paura sono legati alla riduzione del personale Ata anche se, hanno sottolineato De Gan e Martino, per il prossimo anno Belluno non sarà toccata a differenza di altre province venete.

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