Leucemia fulminante muore Pier Mario Vello

LENTIAI. Lentiai e tutta la Valbelluna sono in lutto per l’improvvisa e prematura scomparsa di Pier Mario Vello, strappato ai suoi cari domenica pomeriggio da una leucemia fulminante. Vello, 63 anni, dal febbraio 2006 ricopriva l’incarico di segretario generale della Fondazione Cariplo di Milano, che in pochi anni era riuscito a trasformare da ente filantropico tradizionale a soggetto che interviene nel sociale come motore di innovazione. Una vita, quella di Vello, vissuta per tanti anni a Milano. Prima gli studi di filosofia lo avevano portato a Torino, dove si era laureato nel 1975. Qualche anno dopo, nel 1982, il Master in Economia e gestione d’azienda all’Università Bocconi di Milano. Ma Vello non aveva mai “abbandonato” la sua Lentiai, dove era nato. A ricordarlo è il fratello, il sindaco Armando Vello, sconvolto per l’improvvisa perdita. «Veniva qui ogni 15 giorni, anche più spesso. Non mancava di fare visita a nostra madre Lina e alla suocera. A Lentiai era legatissimo. Non a caso si era costruito con la famiglia una baita sopra Colderù, che amava tanto e dove coltivava la passione per le rose. Aspettava di chiudere il suo lavoro per tornare qui». Chi conosceva Pier Mario non poteva non notare alcune caratteristiche che lo contraddistinguevano: la gentilezza, l’umiltà, il suo sorriso, timido ma molto contagioso.
E la grande intelligenza e cultura: parlare con lui era un piacere. «Mio fratello era una persona estremamente semplice», sottolinea il sindaco, «quella semplicità tipica delle persone illuminate». Anche se di motivi per vantarsi ne aveva tanti: la sua carriera lavorativa lo aveva portato a occupare posizioni di direttore generale e amministratore delegato in importanti aziende nazionali e internazionali. Era nel cda della Scala e della Bocconi. Aveva dedicato molte sue ricerche alla promozione di una migliore comprensione fra le persone nei luoghi di lavoro, ottenendo anche premi come il Paul Harris Fellow della Fondazione Rotary International. In parallelo svolgeva un’intensa attività di insegnamento ed elaborazione teorica. Numerose le sue pubblicazioni: solo per citarne alcune, con la FrancoAngeli, “Il percorso strategico creativo” e “Managerialità delle fondazioni di origine bancaria”. Amava anche la poesia e aveva pubblicato quattro raccolte, l’ultima quest’anno, “Migranti”, con Mondadori. A febbraio era uscito il saggio economico-filosofico “La società generosa” (Feltrinelli-Vita). Pier Mario lascia la moglie Nadia Canton, anch’essa originaria di Lentiai, e la figlia Sara, la madre Lina e i fratelli Armando e Bianca Maria. Questa sera alle 18 sarà recitato un rosario davanti alla chiesetta di Villapiana. I funerali saranno celebrati domani mattina a Milano e alle 17 nella chiesa di Lentiai, nel cui cimitero Pier Mario sarà sepolto, nella tomba di famiglia, accanto al padre Renzo.
Martina Reolon
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