Lettere di encomio consegnate dall’Usl a 11 dipendenti

Il ringraziamento per il lavoro svolto durante l’emergenza maltempo di fine ottobre «Senza di loro avremmo dovuto sospendere il servizio»

PIEVE DI CADORE. «Quello che è successo a fine ottobre è stato tanto grave, che in certi momenti pensavamo di non farcela, perché i danni alle strutture sanitarie sono stati devastanti. Se oggi possiamo dire di aver superato l’emergenza senza dover interrompere il servizio, il merito è anche di chi ha fatto degli sforzi immani. Il comportamento del personale sanitario è stato encomiabile: senza di loro difficilmente le strutture avrebbero potuto rimanere attive e funzionali».

Parole del direttore generale dell’Usl 1 Rasi Caldogno che ieri ha consegnato 11 lettere di encomio che saranno inserita nella cartella personale del dipendente e che sarà parte integrante del curriculum.

«Mi unisco con piacere al ringraziamento come Comune di Pieve», ha aggiunto il sindaco Casagrande, «perché è motivo d’orgoglio sapere che ci sono delle persone che riescono ad andare oltre il loro compito abituale. Sono contento di questa premiazione, perché è raro che il sacrificio di qualcuno venga riconosciuto».

La cerimonia di Pieve è stata anche l’occasione per annunciare alcune novità nella futura strutturazione d’emergenza degli ospedali bellunesi: «Durante l’alluvione sono emerse alcune criticità legate alla mancanza di energia elettrica, così in futuro gli ospedali saranno dotati di cisterne di gasolio più grandi e in grado di portare a 72 ore il periodo minimo di autonomia. Il progetto emergenza», sottolinea Rasi Caldogno, «prevede anche il superamento delle carenze nella comunicazione: ogni struttura sarà dotata di un sistema satellitare in grado di essere sempre in collegamento tra di loro e con la Protezione Civile.

Questi i nomi dei premiati: Wilmer De Pizzol, Valerio Fazio, Graziano Curto, Sabrina Da Rin, Luisa Talamini, Sabrina Sperandio, Carla Messina, Nunzio Crella, Maria Cristina Zanella, Giovanna Frescura e Paola Bellini. —

V.D.

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