L’emergenza coronavirus: banche, boom di richieste per avere i finanziamenti

Gli istituti stanno iniziando ad istruire le pratiche fino a 25 mila euro. «Le procedure saranno rapide, moltissimi chiedono informazioni in merito»
Person counting cash
Person counting cash

BELLUNO. Tenere negozi e attività chiuse ha azzerato la liquidità. Le imprese hanno bisogno di soldi per ripartire, e molte si sono già mosse sfruttando il decreto legge con cui lo Stato si fa garante dei finanziamenti fino a 25 mila euro richiesti dagli imprenditori al sistema bancario. Da ieri gli istituti di credito possono istruire le pratiche e i primi numeri disponibili dimostrano quanta necessità ci sia anche nel Bellunese di liquidità.

«A livello provinciale abbiamo ricevuto 370 richieste», spiega il capoarea delle province di Belluno, Treviso e Pordenone di Volksbank, Vittorio Pucella. «Molte arrivano dal Cadore e dal Comelico, in Valbelluna e Feltrino sono distribuite in maniera pressocché uguale». Quasi tutti chiedono l’importo massimo, ovvero 25 mila euro oppure una cifra che non può superare il 25% del fatturato dell’anno precedente. «Nel Bellunese sono soprattutto le microimprese e i professionisti che stanno utilizzando questo strumento di accesso al credito», evidenzia Pucella. «Entro fine settimana le nostre filiali saranno operative per avviare le istruttorie, che vanno fatte anche se le procedure sono semplificate».



Viene fatta una valutazione sul richiedente, perché se una persona era in difficoltà prima dell’arrivo del Covid 19, e rischia di non riuscire a rientrare del debito, difficilmente potrò accedere a questi finanziamenti. Il decreto prevede che il finanziamento debba essere restituito entro 6 anni (72 mesi), ma il rimborso del capitale scatterà dopo i primi 24 mesi.

Ieri, intanto, le banche hanno ricevuto moltissime telefonate con richieste di informazioni: «Noi abbiamo già ricevuto una ventina di pratiche», spiega Enrico Menegon, direttore della filiale di Belluno della Monte dei Paschi di Siena. «Molti ci hanno telefonato per avere informazioni, per capire come funziona questa procedura, che sarà molto rapida. Già entro la fine della settimana ci saranno le prime erogazioni».

Non tutti potranno avere accesso al credito: «Lo scopo di questa misura è aiutare, ma bisognerà considerare la capacità di far fronte al rientro del debito da parte del cliente», continua. «Io penso che gli imprenditori dovrebbero fare richiesta: è vero, non sono soldi regalati, ma in futuro molti potrebbero avere bisogno di liquidità perché siamo di fronte ad una crisi che richiederà molto tempo per essere superata».

Le banche si sono attivate anche con le moratorie, ovvero con la sospensione di mutui e finanziamenti attivi: Volksbank ha sospeso le rate, per dodici mesi, a mille clienti in provincia di Belluno. Unicredit nel Nord Est ne ha concesse 14 mila (sottostante 1,5 miliardi), tremila da privati (0,3 mld sottostanti) e 1.500 richieste di moratorie Leasing (0,7 mld).

«Abbiamo ricevuto richieste di informazioni già dalla settimana scorsa e questa mattina (ieri, ndr) i nostri gestori e le nostre strutture sono state messe a disposizione delle imprese per le informazioni e per accogliere le richieste», spiega Luisella Altare, regional manager Nord Est di UniCredit. «Si tratta di uno sforzo straordinario al quale ci siamo fatti trovare preparati. Sul nostro sito abbiamo pubblicato l’iter da seguire e la documentazione necessaria per i finanziamenti fino a 25 mila euro nell’ambito del Decreto Liquidità».

Ieri c’è stato un notevole afflusso agli sportelli Unicredit, «ma non ci sono state problematiche», assicura Altare. «La pianificazione degli appuntamenti risulta intensa per le prossime settimane».

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