Le speranze dei giovani in fila per Mc Donald’s

Ieri in piazza dei Martiri il colloquio per reclutare i dipendenti del McDrive Cinquecento candidati on-line, selezione per 50 persone: i posti sono 35
Di Martina Reolon

BELLUNO. Per 35 giovani, entro il prossimo mese, il sogno di un posto di lavoro diventerà realtà. Il punto McDrive di via Tiziano Vecellio, alla Veneggia, sarà aperto da McDonald’s tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

E ieri in piazza dei Martiri, nel “villaggio McDonald’s” appositamente allestito, si sono svolti i colloqui individuali per reclutare quelli che saranno i nuovi dipendenti del primo ristorante della catena a Belluno.

Alla selezione hanno preso parte i 50 candidati che avevano già superato il primo step on-line. Erano ben 500, infatti, i bellunesi (e non solo) ad aver inserito il proprio curriculum, rispondendo poi alle domande di un test comportamentale, sul sito di McDonald’s.

«Il nostro obiettivo è che il ristorante, a regime, possa impiegare fino a 50 persone», spiega Stefano Dedola, direttore risorse umane McDonald’s Italia, «quindi non è escluso che ragazzi e ragazze che oggi (ieri, ndr) non verranno selezionati possano poi essere “ripescati”».

«Le persone che cerchiamo devono essere dinamiche, predisposte al lavoro in team e al contatto con il cliente», aggiunge.

«Circa una trentina dei dipendenti ricoprirà la posizione di “crew”, vale a dire addetto alle vendite e alla preparazione dei cibi. Ma per il nuovo ristorante cerchiamo anche un paio di figure che svolgano la funzione di manager, oltre a tre addetti al McCafé».

Lo standard per McDonald’s è l’assunzione a tempo indeterminato. Una gran parte dei contratti sarà part-time, dalle 20 alle 24 ore alla settimana (per uno stipendio di 800 euro lordi al mese, secondo quanto previsto dal contratto nazionale del settore turismo). I manager lavoreranno sin dall’inizio full- time.

Nei ragazzi e ragazze che ieri hanno affrontato il colloquio c’era un misto tra preoccupazione, tensione e speranza. In quest’ultimo caso, speranza di trovare un posto di lavoro. Impresa non semplice di questi tempi.

C’è chi ha perso da poco l’occupazione a causa della crisi, come Renzo Martin Erasun, 28 anni, residente a Mel: «Il periodo è difficile, ho fatto domanda da altre parti, ma senza risultati. Spero che questa volta vada bene».

Georgia Morandin, 25 anni di Longarone, studia invece Psicologia a Padova. «Visto che il McDrive offre la possibilità di lavorare part-time», precisa, «per me è una buona occasione per avere un impiego durante gli studi ed essere un po’ indipendente». Michela Caiada di Santa Giustina, 26 anni, non lavora da quattro anni ed è mamma di un bambino piccolo: «Prima ero dipendente di un negozio di frutta e verdura. Ho deciso di provare queste selezioni perché mi piacerebbe poter lavoratore a contatto con la gente».

Stesso auspicio quello di Martina Cecchetti, ventritreenne di Cesiomaggiore, che ha una formazione di tipo turistico e per quattro mesi ha lavorato come aiuto-cuoco. «Avendo già avuto esperienze occupazionali legate al settore, vorrei poter continuare in quest’ambito».

Sandro e Antonio, 20 e 24 anni, del capoluogo, fanno notare da parte loro che questi non sono i tempi per fare i “difficili”. «Trovare un posto è veramente complicato allo stato attuale», sottolineano. «Ecco perché non cogliere quest’occasione sarebbe stato assurdo. Bisogna sfruttare tutte le opportunità».

I 35 giorni selezionati nella giornata di ieri saranno poi impegnati in attività di formazione, in vista dell’assunzione. Attività tenute da due licenziatari di due ristoranti McDonald’s della provincia di Treviso. E quando inizieranno a lavorare saranno affiancati da 3-4 figure già preparate, provenienti sempre dalla Trevigiana.

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