L’autovelox becca i veloci: 500 multe in sei mesi

«Le auto sfrecciavano sempre sugli 80 all’ora di media soprattutto in centro abitato»
Un autovelox fisso
Un autovelox fisso
SAN TOMASO.
Dopo cinquecento multe salate l'amministrazione comunale raccoglie i frutti dell'autovelox fisso. A sei mesi dalla decisione operata dalla giunta di San Tomaso di appaltare ad una ditta esterna il servizio di controllo della velocità sul tratto della strada regionale 203 in località Avoscan, il sindaco Egidio Rossi può tirare le prime somme non nascondendo una certa soddisfazione per i risultati ottenuti sul piano della deterrenza e del rispetto dei limiti di velocità. «Nel giugno scorso», spiega, «abbiamo voluto prendere in esame la situazione di Avoscan».

«In zona di centro abitato con limite di 50 chilometri all'ora», dice Rossi, «le automobili sfrecciavano invece a velocità superiori, in media gli 80 all'ora, ma anche oltre, costituendo un pericolo per la gente del posto e per la viabilità in generale».


Ecco dunque la ragione dell'intervento deciso dall'amministrazione comunale che ha contattato una ditta del settore, già attiva nell'Agordino dove ha instaurato vari rapporti di collaborazione con altri comuni, per cercare di porre rimedio alla mancata prudenza dimostrata dagli automobilisti.


Una disposizione che inizialmente non aveva trovato l'apprezzamento della popolazione, come ha sottolineato il sindaco, ma che col tempo si sta dimostrando un provvedimento di successo.

«È chiaro che all'inizio», dice il sindaco Rossi, «in seguito alle prime contravvenzioni la gente avesse qualche perplessità, ma oggi mi sembra che, a fronte dei risultati conseguiti, anche i più scettici si siano ricreduti».


Dopo le circa 500 multe che hanno toccato il portafoglio di altrettanti automobilisti, ad Avoscan ora i mezzi sembrano rispettare i limiti di velocità.


Tuttavia il servizio di autovelox, sempre opportunamente segnalato, continuerà ad essere attivo saltuariamente per evitare un eventuale ritorno alla trasgressione del codice stradale e il ritorno a vecchi andazzi.


Si tratta inoltre di un introito corposo per il piccolo comune di San Tomaso Agordino. Tenendo conto di una media di circa 160 euro a multa, infatti, il ricavato inizia ad acquistare proporzioni interessanti.

«È presto per fare i bilanci», frena però il sindaco Rossi, «occorrerà comunque tener conto di alcune variabili, dei costi del servizio che si aggirano sui 45 euro a verbale e sugli eventuali ricorsi».

Già, i ricorsi. Perché alcuni degli automobilisti che si sono visti recapitare a casa la spiacevole sorpresa hanno reputato opportuno contestarla ricorrendo alle vie legali. Il sindaco dal canto suo mostra tranquillità.


«Da quanto mi risulta», dice, «la prefettura difficilmente accoglie tali ricorsi e la ditta, vista la sua esperienza, mi ha rassicurato al riguardo». In ogni caso l'amministrazione comunale di San Tomaso ha già preso le sue contromisure: nei giorni scorsi la giunta ha approvato una delibera che dà mandato al sindaco di "resistere" in giudizio in occasione dei ricorsi degli automobilisti multati.

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