L’atto del Comune non ha valore, Iliad ha il via libera per un’antenna 5G all’aeroporto di Belluno

il caso
Non c’è nessun interesse leso, perché quello della giunta comunale non è un atto vincolante, ma una mera esortazione. Il Tar del Veneto ha respinto il ricorso di Iliad Italia spa contro il Comune di Belluno, avanzato in seguito ad un provvedimento emesso dall’amministrazione in risposta alla presentazione di una Scia per la costruzione di un’antenna nella zona dell’aeroporto.
In sostanza, il 29 giugno 2020 Iliad aveva depositato una segnalazione certificata di inizio attività, comunicando al Comune l’intenzione di realizzare una stazione radiobase in via Dell’Artigianato, nella zona dell’aeroporto.
Il Comune aveva risposto con una comunicazione con la quale chiede a tutti gli operatori telefonici di rinviare eventuali progetti di espansione della rete, in attesa della definizione del nuovo “piano antenne” comunale. «Il piano attuale», ricorda il sindaco Jacopo Massaro, «ha vent’anni e nel frattempo molte norme sono cambiate. Questa amministrazione sta decidendo se procedere ad un aggiornamento del piano antenne, ma in questo periodo siamo presi da altre problematiche più urgenti. Nel frattempo non abbiamo dato nessun diniego, ma solo chiesto agli operatori di rinviare, se possibile, i loro progetti».
Iliad nel suo ricorso cita nello specifico la questione del 5G, concentrando l’attenzione proprio sulla nuova tecnologia che sarebbe l’oggetto dell’invito comunale a non procedere in virtù del principio di precauzione. Successivamente, cioè il 10 marzo scorso, si è costituita anche Cellnex Italia spa, insistendo in conformità con quanto chiesto da Iliad.
«Il 5G non c’entra», prosegue il sindaco, «il nostro invito riguarda tutti gli impianti, sia quelli con tecnologia 5G che con quelle precedenti». Il Comune, dunque, si è costituito davanti al Tar spiegando appunto che l’atto inviato alla società telefonica era un invito a non procedere e non una mancata autorizzazione a costruire.
Di fatto, quindi, non c’è nulla da impugnare, perché l’atto del Comune non è un provvedimento che produce effetti giuridici, non è vincolante, né lede gli interessi dei ricorrenti perché non è idoneo a vietare alcuna attività.
Per questi motivi il ricorso di Iliad e Cellnex è stato respinto, ma questo non significa che le due società abbiano “perso”, anzi: il pronunciamento del Tar Veneto elimina ogni dubbio sulla natura degli atti comunali e sulle loro conseguenze, dando implicitamente il via libera alla realizzazione dell’impianto per il quale è sorto il contenzioso, cioè un’antenna cellulare nella zona dell’aeroporto. Impianto che, per quanto citato nella sentenza del Tar, dovrebbe essere un apparato con tecnologia 5G. —
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