La Finanza sequestra merce contraffatta

FELTRE. Merce contraffatta, borsette con marchi simili a Vuitton e Alviero Martini, giocattoli col marchio Ce contraffatto e accessori vari senza l’etichettatura con le avvertenze.
Ha rimediato una denuncia penale, un sequestro, e un verbale che prelude a una multa, un commerciante feltrino che ha l’attività commerciale non lontano dal centro città.
Il blitz del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Belluno diretta dal colonnello Patrizio Milan, è avvenuto mercoledì in un negozio che è un po’ un “bazar”, dove si vende un po’ di tutto: dalle borsette agli accessori di abbigliamento, bigiotteria, ai giocattoli. Non tutto è stato trovato in regola dai finanzieri che si sono mossi nell’ambito della normale attività di verifiche e accertamenti della merce venduta al pubblico.
Si tratta di sopralluoghi nei negozi che mirano ad individuare quegli esercizi che si muovono sul filo del rasoio.
Nella fattispecie, il negoziante è stato segnalato alla procura per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, come recita l’articolo 474 del codice penale, che è stato contestato.
Un falso un po’ grossolano, quello davanti al quale si sono trovati i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Belluno: borsette che non avevano il marchio copiato di Vuitton o Martini, ma che ne avevano tutto l’aspetto grazie alla nota tramatura del marchio del lusso. Non quindi un vero e proprio falso: non il prodotto taroccato, quindi, bensì una sorta di imitazione che viene comunque vietata dalla normativa in vigore perché richiama modelli di marchi depositati.
Nell’occasione, i militari hanno sequestrato 25 borse che riportavano illegalmente marchi e disegni che richiamavano quelli di note aziende della moda (Louis Vuitton e Alviero Martini). Negli stessi locali sono stati trovati poi una ventina di giocattoli, tra cui proiettili in plastica destinati a pistole giocattolo, con il marchio “CE” contraffatto. La merce è stata sottoposta a sequestro penale ed il responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Belluno.
Per questo dunque ci sarà un percorso di carattere penale che riguarderà il negoziante.
Ma anche dal punto di vista amministrativo non tutto era perfettamente in regola, almeno secondo quanto rilevato dai finanzieri che hanno trovato ulteriori 180 articoli non conformi al codice del consumo. Si tratta di accessori per l’abbigliamento, bigiotteria e giocattoli che erano privi dell’etichettatura prevista dal Codice del Consumo (il decreto legislativo 206/2005) o dalla speciale normativa sui giocattoli (il decreto 54/2011). Anche questi sono stati sequestrati: in merito, il verbale è stato inviato alla Camera di Commercio, competente per comminare una multa che va da 1.500 a 10.000 euro.
Cristina Contento
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