La filosofia delle “solitarie” la sua rivoluzione in montagna

Sette libri, filosofia e poesia, testimonial di Porsche e Scarpa: Thomas Bubendorfer e la montagna sono una cosa sola. Austriaco di origine (nasce a pochi chilometri da Salisburgo), a 12 anni già va da solo in montagna: la scopre da solo. A 16 anni conta già ascese di grado difficilissimo, nell’arco di questa sua passione che è anche una filosofia di vita. A 18 anni è sul Pik Korzhenevskaya, 7.135 m, tra le montagne del Pamir in Tajikistan. A 20 è il primo su Cervino, sperone Walker sul Grandes Jorasses e l'Eiger in meno di cinque ore.

“Solo” in solitaria. Così in Patagonia, Alaska, Ande e Tibet, l’Aconcagua lo fa in un giorno. Non disdegna le Dolomiti: le nord delle Tre Cime, la parete sud della Marmolada e la nord-ovest del Sass Pordoi: tremila metri in verticale, con lui trasportato in elicottero da un picco alla base dell’altra parete. Nel mondo alpinistico è l’alpinista che ha rivoluzionato il climbing estremo con le sue solitarie senza corda.

Nei libri diffonde rapporti di esperienze di climbing e arrampicate e imprese, ma anche meditazioni e poesia. Appassionato di letteratura, precoce in tutto: anche il primo libro lo scrive a venti anni «The solo climber».

«La forza che ci sostiene verso l’alto», titolerà un suo libro, insieme con «Perpendicular contro il tempo» e «Il punto di partenza ora». Poesia nella sua vita con «Parole magiche dalla montagna» e «La vita è come l’alpinismo».

Viene descritto come un “guru” delle cime: «Per chi è disposto ad ascoltare - e leggere - il suo pensiero, la filosofia di Thomas è in grado di aprire nuovi mondi di possibilità. E trasformerà lezioni, in avventure»: così si può leggere sul suo sito.

Bubendorfer è anche testimonial e ambasciatore di progetti e di brand famosi nel mondo come il marchio Porsche e, del mondo alpinistico, della linea Scarpa. Attualmente è residente nel Principato di Monaco dove vive con la famiglia, la moglie Christine e i suoi tre figli. (cri.co.)