Inaugurato il Museo del fieno «È la storia di Fonzaso»

R.c.

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Fenadora, ovvero fienagione. E proprio nello spazio antistante l’omonimo ristorante pizzeria il titolare Enrico Forno ha voluto creare una sorta di piccolo museo etnografico all’aria aperta dove ricordare le origini del luogo, le tradizioni di un tempo fatte di sudore e fatica, quando i fonzasini portavano giù il fieno dal Monte Roncon esull’altro versante coltivavano la vite, quel glera che ora sta tornando d’attualità grazie ad aziende vitivinicole locali come il Podere Castello Aurin che ne tra dell’ottimo Prosecco doc.

Ieri pomeriggio si è svolta l’inaugurazione dell’allestimento che mette in fila un grande pannello di legno dove sono appesi tutti gli attrezzi utilizzati un secolo fa per il lavoro legato alla fienagione, a fianco c’è il barc dove veniva e viene conservato ancora oggi il fieno, la meda dove veniva raccolto il fieno in montagna prima del trasporto a valle. E poi ancora il carro da taie per trasportare il legname fin giù in paese. Al centro un capitello con al la Madonna del fieno.

Forno ha lavorato un paio d’anni permettere insieme tutto l’allestimento su un terreno dato in concessione dal Comune: «Qualche pezzo me l’hanno regalato, altri li ho comperati. Volevo creare qualcosa che ricordasse le nostre origine, da dove veniamo e quale migliore posto della Fenadora? ».

Anche il sindaco Giorgio Slongo è molto soddisfatto del risultato finale: «Forno mi aveva chiesto questi spazi dicendomi che voleva tenerli in ordine e riqualificarli, ma mai mi sarei aspettato che il risultato fosse così importante». «Ringrazio tutti», ha ribadito il titolare della pizzeria, subito dopo la benedizione impartita da don Arnaldo. «da mio padre Renzo a tutta la mia famiglia fino a Paolo Conzada e Mauro Sanson che sono quelli che più hanno lavorato per questo museo all’aperto». —

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