«In montagna il rischio incidenti è più alto»

Valerio Zannin
BELLUNO.
«La riduzione degli infortuni sul luogo di lavoro ha risvolti economici. C'è un risparmio per tutti, per l'impresa e per la comunità intera». E' questa la constatazione "pratica" di Valerio Zannin, vice presidente del Comitato paritetico provinciale. Insomma, prevenire gli incidenti in cantiere non è solo un segno di civiltà e rispetto per la vita umana, ma anche un modo per evitare spese sociali, spesso molto onerose. Proprio su questo fronte si è sviluppata negli anni l'attività del Comitato paritetico tanto che è lo stesso Zannin a sottolineare come gli incidenti sul lavoro - e nell'edilizia in particolare - siano diminuiti. I dati non sono ancora ufficiali ma la tendenza è forte e confermata anche dalle recenti proiezioni dello Spisal. «Certo, il cantiere edile resta uno dei luoghi più problematici», spiega il vice-presidente. «Rispetto a una qualsiasi fabbrica, il cantiere edile cambia conformazione ogni cinque minuti. Servono sempre nuovi accorgimenti e tutele». Il Cpt si occupa di prevenzione degli infortuni fin dalla sua nascita negli anni Settanta, attività che col tempo si è affinata comprendendo vari settori: dall'igiene nei luoghi di lavoro al miglioramento delle condizioni ambientali. Per farlo, vengono realizzati corsi di formazione. Solo nell'ultimo periodo sono stati formati in provincia mille lavoratori. Il Cpt organizza anche corsi direttamente in cantiere e distribuisce opuscoli informativi. Uno di questi «L'edilizia in alta quota» affronta le criticità del lavorare in montagna dove, se possibile, il rischio incidenti è ancora più elevato. (cr.ar.)
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