Imu e vendite di case L’Amministrazione replica a Zardini

CORTINA. Andrea Franceschi, candidato sindaco del gruppo “Progetto per Cortina” replica alle accuse che definisce vere e proprie «diffamazioni» mosse da Umberto Zardini (nella foto), imprenditore...

CORTINA. Andrea Franceschi, candidato sindaco del gruppo “Progetto per Cortina” replica alle accuse che definisce vere e proprie «diffamazioni» mosse da Umberto Zardini (nella foto), imprenditore locale, ed amministratore negli anni '90.

«In riferimento alle affermazioni sconclusionate di Umberto Zardini», dichiara Franceschi, «distribuite anche in alcune edicole e bar del paese, mi limito ad osservare che si tratta del vecchio modo di fare della politica politicante che pensa solo ad attaccare le persone cercando di denigrarle raccontando un mucchio di bugie. Ormai lo stile di Stefano Ghezze è chiaro a tutti. Io e “Progetto per Cortina” non ci faremo trascinare in polemiche da bar che hanno veramente stufato e continueremo a parlare in maniera seria e positiva dei nostri progetti. Il prossimo appuntamento sarà domani sera al cinema Eden dove, dalle 21 alle 22, presenteremo il programma e la lista e dove racconteremo anche qualche aneddoto; uno riguardante proprio Zardini e il motivo per cui si comporta in maniera cosi aggressiva nei nostri confronti».

Domani sera all'Eden il sindaco uscente, che si è ricandidato, racconterà alcuni episodi anche personali che lo hanno coinvolto in questi anni di mandato. Sarà poi nuovamente fatta chiarezza sulle aliquote Imu, deliberate dalla giunta ampezzana. Se infatti Zardini teme che le «aliquote Imu conducano ad una brutale spinta alle vendite delle proprietà», va detto che Cortina è l'unico Comune della valle del Boite che, per i residenti, ha scelto di applicare le aliquote minime previste dalla legge. La giunta ha deliberato che i beni strumentali utilizzati per l’esercizio dell’impresa (come capannoni artigianali, negozi, ristoranti, alberghi, rifugi) pagheranno il 4 per mille, ossia il minimo possibile. I fabbricati rurali utilizzati per l’attività agricola l'1 per mille, anche qui il minimo possibile. Per la prima casa si pagherà il 2 per mille, con detrazione di 200 euro e deduzione di 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni, ossia di nuovo il minimo possibile. Così come gli enti non commerciali, ossia i beni parrocchiali e delle Regole d'Ampezzo, pagheranno il minimo possibile: il 4,6 per mille per i beni non utilizzati nello svolgimento dell’attività istituzionale, zero per tutti gli altri. Solo le seconde case dovranno versare il massimo previsto dalla legge, ossia il 10,6 per mille. Se la seconda casa viene affittata, l’aliquota scende all’8,6 per mille. E’ stato poi deliberato di dare anche un contributo di 1.000 euro annui ad ogni proprietario di appartamento che lo affitti a residenti.

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