Il rifugio Padova si allea con quelli del Friuli

DOMEGGE. Il rifugio Padova di Domegge è una delle quattro tappe del cosiddetto “anello delle Dolomiti friulane”. Un percorso affascinante, con scenari e montagne di grande bellezza e paesaggi ancora...

DOMEGGE. Il rifugio Padova di Domegge è una delle quattro tappe del cosiddetto “anello delle Dolomiti friulane”. Un percorso affascinante, con scenari e montagne di grande bellezza e paesaggi ancora incontaminati, che è stato presentato mercoledì scorso al rifugio Pordenone in Val Cimoliana. Infatti il rifugio Padova ha deciso di fare squadra insieme allo stesso Pordenone (comune di Cimolais), al Giaf ed al Laiban-Pacherini (Forni di Sopra) e di proporsi al pubblico degli alpinisti e degli escursionisti come lo snodo di un interessante circuito. «Sì, a volte sembra», spiega il gestore del rifugio Padova, Paolo De Lorenzo, «che queste nostre montagne siano conosciute ed apprezzate più dagli stranieri che dagli italiani. Ed allora ci siamo detti che dobbiamo farci conoscere di più e meglio». Detto fatto, i quattro gestori hanno messo su internet le caratteristiche principali delle montagne alle quali si può accedere in questo percorso ed anche le opzioni per le prenotazioni del pernottamento nelle loro strutture, le caratteristiche, le date di apertura, gli eventi . «Quello che va evidenziato di questa bella iniziativa», ha sostenuto nell'occasione il vice sindaco di Domegge, Giuseppe Cian, «è che finalmente si sta capendo che lavorare insieme aiuta. Per troppo tempo i nostri paesi sono andati in ordine sparso. Adesso è l'ora della collaborazione; se no, non c'è futuro».

Soddisfazione per questa nuova forma di sinergia è stata manifestata anche dal presidente del Parco delle Dolomiti Friulane, nonché sindaco di Erto e Casso, Luciano Pezzin. Per “l’anello delle Dolomiti friulane”, l’accesso dal rifugio Padova è quello di riferimento per gli escursionisti che provengono da Austria, Germania e dal nord Europa in genere, oltre che dal Veneto. Paolo De Lorenzo gestisce il rifugio Padova da oltre 18 anni, dopo aver frequentato la scuola alberghiera a Domegge ed aver fatto varie stagioni come cuoco sia in estate (a Jesolo, Lignano, lago di Garda), che in inverno (a Cortina, Val Gardena, Dobbiaco, Val di Fassa). Poi la decisione di prendere in gestione con la moglie questo rifugio (che ha oltre 100 anni) ed iniziare una nuova vita.

«Ho visto che è fondamentale», sottolinea, «apportare ogni anno qualche piccola miglioria, fornire informazioni sulla nostra storia ed il nostro territorio (al rifugio c’è una saletta da 80 posti per incontri e per la presentazioni di libri, ndr), ma soprattutto ricercare sempre un positivo rapporto con la clientela. Un operatore turistico danese, ad esempio, da anni ci porta 15/20 suoi connazionali perché gli è sì piaciuto il posto ma anche l'accoglienza calda e familiare che sappiamo offrire. “L’anello delle Dolomiti friulane” ora rappresenta un'attrattiva in più».

Stefano Vietina

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