Il prete dice no agli sposi

SELVA DI CADORE. Il prete dice «no» al matrimonio a Selva. Di attraversare la navata affrescata di una chiesetta di montagna per coronare finalmente l'amore con il suo sposo, con dietro lo sfondo del Monte Pelmo, l'avrà sognato fin da piccola, M.C. Di 34 anni, residente nel padovano. E così, non appena ha ricevuto la proposta di matrimonio, ha contattato il parroco della chiesa del paese di Selva di Cadore, Santa Fosca, dove aveva trascorso le vacanze d'infanzia e dove aveva conosciuto, galeotta una gita in montagna, P.A., il suo fidanzato e futuro marito.
Negativa e deludente è stata la risposta del sacerdote: «Ho contattato il parroco, don Sergio Pellizzari per valutare la possibilità di celebrare il mio matrimonio nella sua chiesa in autunno, ma la risposta è stata che non accettava venissero celebrati matrimoni di sposi che non fossero residenti a Selva di Cadore, se non almeno figli di residenti».
Una risposta un po’ choccante, al punto che la richiedente ha chiesto qualche spiegazione. Ma l’assenza di ulteriori motivazioni spiegate, ha reso la cosa ancor più deludente. «Ho chiesto delucidazioni a riguardo, visto che, sebbene io non sia residente, conosco e amo molto quei luoghi e quelle montagne, ma il parroco semplicemente si è rifiutato di aggiungere spiegazioni. Io e il mio fidanzato non discutiamo questa scelta, ma vorremmo esprimere l'amarezza verso questo atteggiamento di poca disponibilità verso i fedeli che, seppur non residenti, avanzano questa richiesta; sono a conoscenza che, essendo residente in un'altra città, e quindi fuori della Diocesi di appartenenza, avremmo dovuto ottenere anche l'autorizzazione della Curia prima di procedere, ma a questa seconda fase, con il primo no del sacerdote, non ci siamo neanche arrivati».
Impenetrabile don Pellizzari: raggiunto al telefono per delle spiegazioni a riguardo. Questo matrimonio s’ha da fare altrove. (a.p.)
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