Il parlamentare è “mobile” 1 su 5 ha cambiato partito
PADOVA. Un quinto dei parlamentari veneti ha cambiato casacca dall’inizio della legislatura. Sono infatti quindici, su settantacinque eletti, i senatori e deputati che, in questi prime due anni di legislatura, hanno mutato la loro appartenenza politica. E nuove giravolte sembrano alle porte, in particolare a Palazzo Madama, per puntellare la maggioranza che sostiene il governo presieduto da Matteo Renzi. La palma di parlamentare più “effervescente” va senza dubbio ascritta a Paola De Pin, senatrice trevigiana di Fontanelle, che nel febbraio 2013 è stata eletta con il Movimento Cinque Stelle. Ma il feeling con i pentastellati è durato pochissimo: il 24 giugno 2013 De Pin è infatti passata al gruppo Misto. Il 10 ottobre 2013 la senatrice trevigiana ha poi aderito alla componente Gruppo Azione popolare, che il successivo 6 novembre ha cambiato denominazione in Gruppo Azione Partecipazione popolare. Nuovo cambio il 15 maggio 2014, allorché De Pin appartiene alla componente Italia Lavori in Corso. Ma il 23 ottobre ha diviso la sua strada da quella dei colleghi Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella. Ma in queste ore c’è chi ipotizza una sua adesione a “Operazione 2018”, ovvero a un gruppo di senatori che, dopo il dietrofront di Forza Italia, potrebbero passare in maggioranza.
Tra gli “inquieti “troviamo naturalmente altri ex grillini. La padovana Gessica Rostellato e il veronese Tancredi Turco, che il 27 gennaio erano usciti dal Movimento Cinque Stelle, il 5 febbraio hanno aderito ad Alternativa Libera, la nuova componente del Misto capitanata da Walter Rizzetto. Al Misto di Montecitorio si è invece fermato Alessio Tacconi, veronese, già pentastellato, eletto nella circoscrizione Europa.
Due, invece, i parlamentari padovani che sono passati, armi e bagagli, nel Pd: si tratta di Alessandro Zan, deputato eletto in Sinistra Ecologia Libertà, accolto tra i renziani a novembre 2014, e di Gianpiero Dalla Zuanna, senatore eletto con Scelta civica, che si era già trasferito nel giugno 2014. Approdato in Parlamento, in Veneto 2, grazie ai voti del Pd, si è invece iscritto al Misto Oreste Pastorelli, che dal giugno 2013 fa parte della componente Psi-Pli.
È invece arrivato alla Camera con i voti dell’Udc l’ex ministro delle Politiche agricole Mario Catania, che a Montecitorio ha aderito a Scelta civica. Già montiano, l’onorevole venziano Andrea Causin ha sposato a dicembre la causa di Area Popolare (Nc-Udc). Nel gruppo di Ap di Palazzo Madama sono invece confluiti tre ex senatori pidiellini (Franco Conte, Mario Dalla Tor e Maurizio Sacconi) e il vicesegretario vicario Udc Antonio De Poli. Ha trascorso quattro mesi nel Nuovo Centrodestra (dal novembre 2013 al marzo 2014) l’ex sottosegretario veronese Alberto Giorgetti, precipitosamente tornato in Forza Italia. Infine il parlamentare veronese Stefano Quintarelli ha trascorso un paio di mesi in Per l’Italia prima di rientrare in Sc.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi