Il mostro del Circeo riapre il caso Corazzin: "Ragazza rapita, uccisa e stuprata dalla mia banda"

Angelo Izzo, uno dei "mostri" del Circeo, condannato a due ergastoli, ha riferito ai magistrati che Rossella Corazzin, la 17enne pordenodese sparita il 21 agosto 1975 nei boschi del Cadore, fu seguita dalla banda di criminali romani in vacanza in Cadore, e poi sequestrata e portata sul lago Trasimeno. Lì sarebbe stata violentata dal branco e uccisa. Il fascicolo con le dichiarazioni di Izzo è finito sul tavolo del procuratore di Belluno Paolo Luca, che poi lo ha trasmesso a Perugia.

Angelo Izzo, condannato all'ergastolo per aver ucciso a metà degli anni Duemila due donne, madre e figlia non è nuovo a dichiarazioni simili, fatte nel corso degli anni alle più diverse procure.
Questa volta ha coinvolto nelle sue dichiarazioni Rossella Corazzin. Entrambi i genitori della ragazza sono morti: il papà morì di crepacuore alcuni anni dopo, la mamma è scomparsa nel 2008.
Per l'avvocato Massimo Ciardullo, storico difensore di Gianni Guido, uno dei massacratori del Circeo, 'è una notizia priva di fondamento'. Il sequestro e l'uccisione di Rossella Corazzin sarebbero avvenuti poco prima del massacro del Circeo, compiuto da Angelo Izzo, Andrea Ghira e Gianni Guido
Studiava al liceo classico, Rossella. Il 21 agosto 1975 scomparve nei boschi di Tai di Cadore mentre era in vacanza con la famiglia: si allontanò da sola da casa per una passeggiata verso il monte Zucco, portando con sé una macchina fotografica e un libro e sparì nel nulla. Le indagini seguirono per qualche giorno l'ipotesi di una "fuga" volontaria, ma la pista si rivelò poi inconsistente e la vicenda rimase un giallo. Nel 2003 la procura di Belluno riaprì l'inchiesta. Solo nel 2010 il Tribunale di Pordenone l'ha dichiarata legalmente morta. Angelo Izzo sta scontando due ergastoli nel carcere di Velletri.
"Angelo Izzo non ha fatto il nome di questa ragazza friulana, ma ha dato dei riferimenti sulla vicenda del rapimento, con la data del fatto, tali da far ritenere che si trattasse di Rossella Corazzin". Lo ha precisato il procuratore di Belluno, Paolo Luca, parlando delle dichiarazioni del 'mostro del Circeo', rese - ha spiegato - alla fine del 2016 ai pm romani Eugenio Albamonte e Michele Prestipino. La giovane non è morta subito, ma sarebbe stata "tenuta prigioniera qualche tempo" in un luogo sul lago Trasimeno, stuprata e infine uccisa.
"Le parole di Izzo mi distruggono da un lato, ma dall'altro mettono la parola fine ad una ricerca che non si è mai fermata e che dura da 43 anni": lo ha affermato Mara Corazzin, cugina di Rossella.
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