Il mostro e la vittima: la storia di Angelo Izzo e Rossella Corazzin

IL MOSTRO. Angelo Izzo, Gianni Guido e Gianni Ghira sono i tre assassini del Circeo. Il 29 settembre 1975 uccisero Rosaria Lopez e ferirono Donatella Colasanti che si salvò, chiusa nel bagagliaio dell'auto solo perchè si finse morta. I tre ventenni, pariolini viziati, bordeline, cresciuti nella convinzione di essere impunibili, avevano attirato in una trappola in una villa del Circeo le due ragazze che venivano dalla borgata romana.
Dopo una notte di violenze, droga e stupri, Rosaria Lopez era stato uccisa e Donatella ferita gravemente.
Ghira in fuga, Izzo e Guido arrestati e condannati. Uscito in semilibertà, Izzo si è reso protagonista di un altro atto efferato, l’uccisione nel 2005 di due donne, madre e figlia di 14 anni a Campobasso.
Tornato in carcere ha iniziato di nuovo a parlare: già in passato aveva fatto dichiarazioni di tutti i tipi, sui più svariati misteri della storia italiana degli ultimi quarant’anni.
LA VITTIMA. Rossella Corazzin, 17 anni, di San Vito al Tagliamento, scompare da Pieve di Cadore il 21 agosto 1975 dove era in vacanza. Esce per una passeggiata senza fare più ritorno. Aveva dato appuntamento al padre per incontrarlo "sulla solita panchina vicino al forte".
Le ricerche andarono avanti per mesi e della sorte di Rossella si occupò anche Chi l'ha visto?
Nel 2003 il pubblico ministero Raffaele Massaro decise di riaprire il caso, con nuove ricerche nei boschi e nelle montagne attorno a Pieve di Cadore anche queste senza esito. Ricerche collegate ad un super testimone che disse di aver visto la ragazza in un luogo diverso da dove era stata cercata attorno al rifugio Costa Piana.
Tra le tanti voci di quel tempo, anche quella che voleva la scomparsa della ragazza legata a riti satanici e a sette. Molte ricerche riguardarono anche un certo Gianni, studente a Padova, che aveva attirato la sua attenzione e di cui aveva parlato con l'amica del cuore. Mai trovato
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