Il master in prevenzione si amplia a quindici posti

L’alta formazione universitaria di nicchia, com’è quella sul soccorso coordinato in alta quota, bene si accompagna alla vocazione turistica del territorio provinciale e feltrino dove si registra un costante incremento di turisti stranieri.
Ieri, alla discussione delle tesi degli otto specializzati al master di primo livello “Prevenzione ed emergenza in territorio montano e d’alta quota”, si sono accompagnati anche gli incoraggiamenti a proseguire nell’alta formazione specifica da parte del consigliere regionale Franco Gidoni e dell’assessore comunale Alessandro Del Bianco.
Quest’ultimo in particolare ha sottolineato l’importanza di «omologare il sistema del soccorso» con i nuovi professionisti al fianco dei pronto soccorso della provincia, di Suem, comando dei vigili del fuoco, Soccorso alpino Dolomiti bellunesi Cnsas e Federazione italiana sicurezza piste sci, considerato che «negli ultimi dieci anni il turismo straniero è aumentato del 35 per cento e che il trend documenta un’intensificazione di gradimento per la montagna piuttosto che per le località balneari».
Per quanto riguarda il master, «iniziativa che non ha pari in Italia», ha detto il direttore generale Usl Adriano Rasi Caldogno, «e che ha pochi eguali anche in Europa», si è annunciata la quarta edizione per l’anno accademico 2019/2020, ampliata a quindici posti.
«Oltre che all’università di Padova che da sempre sostiene l’iniziativa di alta formazione a Feltre», ha continuato Rasi Caldogno, «dobbiamo ringraziare Unifarco che tramite Ernesto Riva ha dato concreto appoggio ai master sponsorizzando i tirocini, e tutti gli enti che hanno contribuito all’organizzazione di questo percorso formativo».
È spettato poi a Marco Dal Pont coordinatore del master illustrare le finalità del percorso e gli aspetti tecnici.
«Nel corso degli anni accademici ci siamo confrontati a livello scientifico con enti accreditati per rilevare le criticità e migliorare il percorso dando un’impronta più dinamica dal punto di vista della didattica», ha detto Dal Pont.
Alla fine il presidente del master, il docente padovano Piero Maestrelli che dal primo ottobre andrà in pensione dall’università ma continuerà a svolgere l’insegnamento a Feltre, ha dato valutazione “ottimo” con l’autorità conferita dal Magnifico, a tutti i tesisti che ieri hanno discusso i rispettivi lavori e si sono specializzati.
Si tratta di Marianna Argentino, Filippo Badenetti, Francesca Borsatti, Cristina Del Favero, Monica Fantinel, Manuela Sartor, Marco Tomè (ingegnere aerospaziale) e Claudia Trentin.
Non è mancata nemmeno la suspense. Forse per uno scherzo dell’emozione unito alla posizione in piedi per tutto il tempo della disquisizione della tesi, una studentessa ha avuto una sincope ed è svenuta mentre parlava dal palco, senza avvisaglie di mancamento. È stata prontamente soccorsa dai colleghi di master e dal coordinatore Dal Pont.
Ci sono ancora quattro posti liberi per l’iscrizione al quarto master. Le preiscrizioni vanno inoltrate attraverso il sito dell’università di Padova entro il 3 ottobre alle 12.30. —
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