«Il lavoro è vita: restiamo uniti per salvare l’Acc»

MEL. «La chiusura dell’Acc creerebbe una situazione di incalcolabile sofferenza».
Lo afferma, chiaro e tondo, il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, in un messaggio inviato ai lavoratori.
Pizziolo è stato molto presente, in questi anni, in Valbelluna, partecipando prima al dramma dei dipendenti della ceramica Dolomite e poi a quello dell’Acc. Ha avuto incontri con i lavoratori, ha portato la parola di conforto in convegni della pastorale sociale e del lavoro.
«In questo momento difficile per molti lavoratori dello Zumellese, che vedono minacciato il loro posto di lavoro, assicuro la mia vicinanza e la mia solidarietà insieme a quella di tutta la diocesi. In primo luogo condivido l’angoscia dei lavoratori dell’azienda Acc di Mel che è in gravi difficoltà e corre il pericolo di lasciare senza lavoro oltre 600 operai. La chiusura creerebbe una situazione di incalcolabile sofferenza», sottolinea Pizziolo.
Che aggiunge: «Ma anche altre importanti aziende della zona guardano con preoccupazione al loro futuro, nonostante che in alcuni casi i lavoratori abbiano accettato di ridurre il loro reddito aderendo a contratti di solidarietà».
Nelle messe di oggi, in occasione della festività di San Giuseppe Lavoratore, i parroci della Valbelluna faranno pregare per chi è rimasto senza lavoro e per chi rischia di rimanere disoccupato.
«In questo momento difficile è necessaria la massima coesione di tutte le forze sociali e delle istituzioni pubbliche. La manifestazione, che si terrà a Mel il primo maggio, sia un forte segno di unità che stimoli i responsabili delle attività produttive a fare ogni sforzo per trovare soluzioni che evitino la chiusura e la perdita di tanti posti di lavoro. Il lavoro è il primo bene che dobbiamo salvare, perché rappresenta la vita stessa delle persone e la loro realizzazione, perciò è necessario unire le forze per trovare vie nuove che assicurino a tutti un lavoro dignitoso e sicuro».
Dopo aver rilanciato quanto affermato dai Vescovi del Nordest nel loro messaggio per il primo maggio, monsignor Pizziolo intende rassicurare gli operai dell’Acc.
«Cari lavoratori condivido le vostre preoccupazioni, mi rendo disponibile a fare tutto quanto è nelle mie possibilità e prego il Padre che vi dia la forza di affrontare con coraggio le difficoltà, senza disperare e illumini tutti per trovare una soluzione a questa dolorosa situazione».
Francesco Dal Mas
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